Cosa vedere a Mostar in un giorno

Cosa vedere a Mostar in un giorno

5 Settembre 2019 10 Di Sara

Aggiornato il 23 Gennaio 2020 da Sara

In occasione di un tour esplorativo di una decina di giorni in Croazia, eravamo talmente vicini a questa città che non potevamo non organizzarci per visitarla, ma cosa vedere a Mostar in un giorno?

Ovunque nella città vecchia di Dubrovnik pubblicizzavano il tour giornaliero verso Mostar.

Abbiamo quindi approfittato dell’auto a nostra disposizione per sconfinare nella vicina Bosnia-Erzegovina.

In questo articolo vedremo come arrivare, cosa vedere a Mostar in un giorno e qualche consiglio utile per la visita.


Vedi anche: Cosa vedere a Dubrovnik, la Ragusa di Dalmazia

Dove si trova Mostar

Mostar si trova in Erzegovina, a sud-est della Bosnia-Erzegovina, non molto distante dal confine croato.

Dista 140 chilometri da Dubrovnik, 150 chilometri da Spalato e 140 chilometri da Sarajevo.

Come arrivare a Mostar

Aereo

In alcuni periodi dell’anno l’aeroporto di Mostar (OMO) situato a Ortijes a 7 chilometri dalla città, collega con voli charter settimanali alcune città della Croazia e della Germania.

Autobus

Da Spalato ci sono varie partenze verso Mostar, per 3/ 4 ore di percorrenza, trovate gli orari a questo link.

Anche da Dubrovnik è possibile arrivare in autobus, più o meno la stessa percorrenza.

Da Medjugorie durante la settimana alcuni bus collegano le due città in circa 45 minuti.

Tour organizzati

Da Dubrovnik molte agenzie pubblicizzano un tour giornaliero che spesso comprende anche la Cascata Kravice.

Auto

Sicuramente è il mezzo più comodo per arrivare a Mostar, che sia vostra oppure noleggiata.

In generale prevedete code più o meno lunghe per uscire dal territorio croato, attraversare una striscia di terra di nessuno ed entrare in territorio bosniaco.

Vi chiederanno le vostre carte d’identità (in buono stato, non strappate, non rinnovate con timbro) oppure il passaporto e il libretto di circolazione del veicolo per inserire tutti i vostri dati manualmente nel loro sistema informatico in 10/15 minuti.

Auto: la carta verde

Se l’auto è di vostra proprietà è importante presentare anche la carta verde in originale.

La casella relativa alla Bosnia-Erzegovina (BIH) non deve essere sbarrata e il documento deve essere originale.

Se avete un’assicurazione online richiedete per tempo l’invio di una copia originale perché alcuni valichi potrebbero non accettare la Carta Verde stampata.

In quel caso vi imporranno un’assicurazione aggiuntiva bosniaca da fare obbligatoriamente al confine, se volete entrare nel paese.

Vi verrà richiesto di integrare la copertura assicurativa direttamente alla frontiera anche nel caso che la casella relativa al paese fosse sbarrata, oppure in caso di auto a noleggio.

Auto: dove parcheggiare a Mostar

Nei dintorni del centro pedonale vedrete molti parcheggiatori, in realtà abusivi, che gestiscono piccole aree di parcheggio a pagamento custodito: a noi hanno chiesto 10€ per mezza giornata.

Se però uscite dalla zona più centrale per qualche centinaio di metri troverete parcheggio anche in strada: alcuni sono a pagamento usando le macchinette automatiche che vedete in giro, mentre altri no, fate attenzione ai cartelli.

Potete anche valutate alloggi con eventuale parcheggio annesso.

Noi alla fine abbiamo trovato parcheggio in strada in una zona gratuita a 10 minuti a piedi dal ponte sul lato occidentale.

Auto: la nostra esperienza

Nel nostro caso, avendo avuto dei problemi con la spedizione della carta verde, al valico di Ivanika dietro Dubrovnik l’ingresso con la nostra carta verde stampata ci è stato rifiutato.

Per poter passare avremmo dovuto pagare l’ammontare di un minimo di 7 giorni di assicurazione equivalenti a 40€.

Visto che non intendevamo pagare abbiamo fatto dietrofront e, allungando le tempistiche di una mezzora circa e con 20 chilometri in più, siamo entrati in Bosnia dal confine costiero croato: la stretta fascia bosniaca affacciata sul mare che divide Dubrovnik dal resto del paese.

A questo confine, infatti, normalmente vengono richieste solo le carte d’identità senza ulteriori formalità, ma entrati nel paese nessuno vi chiederà più niente.

La storia di Mostar

Il significato di Mostar è “custode del ponte”, e in effetti proprio un instabile ponte sospeso sulla Neretva (o Narenta) divenne un importante crocevia dell’Impero Ottomano.

Questo fino a che Solimano il Magnifico ordinò la costruzione di un ponte di pietra nel 1557, agevolando i commercianti carichi di merci che dovevano attraversarlo.

Questo ponte divenne il simbolo della città e attraversò indenne i secoli e anche le due guerre mondiali.

427 anni dopo fu bombardato e distrutto nel novembre 1993, dai croati a ovest e i bosniaci a est, che si fronteggiarono durante la guerra della Ex Jugoslavia.

In 2 anni di guerra quasi tutto il centro storico fu ridotto in un cumulo di macerie.

Vicino al ponte, ancora oggi si può riflettere sulla scritta DON’T FORGET riferita agli avvenimenti della guerra.

pietra sul ponte vecchio mostar con scritta per non dimenticare
Lapide “Don’t Forget” poco prima dello Stari Most

La ricostruzione

Fu un duro colpo e Mostar rimase divisa a metà per molti anni finché l’UNESCO annoverò Mostar fra i Patrimoni dell’Umanità, dando una spinta alla sua ricostruzione.

Il ponte fu quindi riedificato, fedele all’originale, nel 2004, recuperando le pietre di quello vecchio.

Tuttavia non tutto il centro storico è stato ricostruito: qua e là rimangono scheletri di edifici a ricordare la sua storia, è impossibile non vederli.

Si rimane impressionati da questi edifici ancora in rovina: le ferite della città non sono ancora del tutto guarite.

Cosa colpisce di Mostar

  • Di Mostar colpisce la netta divisione fra i croati e i bosniaci musulmani, divisi proprio dalla Neretva sulle sue due rive.
  • Colpisce il bazar in stile turco/ottomano, la merce lasciata in bella mostra in mezzo alla strada.
tavolino con servizio da té in vendita bazar mostar
Esposizione di tavolini e set da té sulle stradine della Città Vecchia
  • Colpisce la grande presenza di bambini in strada che chiedono soldi oppure giocano fra loro incuranti dei passanti.
  • Colpiscono le facciate delle case, non tutte ricostruite, in alcune crescono gli alberi all’interno.
casa crivellata in centro a mostar dopo il ponte storto
Scheletro di edificio poco distante dal Ponte Storto. Le mura crivellate sono ancora visibili
Piante e alberi crescono all'interno di una casa in rovina
Piante e alberi crescono all’interno di una casa in rovina
  • Colpiscono i segni ancora perfettamente visibili dei proiettili sulle case e i numerosi scheletri dentro e fuori dal centro storico di vecchi hotel, palazzi, lasciati lì, come presenze inquietanti a ricordare un passato terribile. In particolare sulla ex linea del fronte, nei pressi di Spanski Trg, c’è la vecchia sede della Ljubljanska Banka, a poca distanza dallo scheletro dell’ex Hotel Neretva.
Scheletri di edifici fuori dal Centro Storico
Scheletri di edifici fuori dal Centro Storico

Sicuramente non la dimenticherete facilmente, Mostar.

Ma cosa vedere a Mostar in un giorno?

Cosa vedere a Mostar

Stari Most – Ponte Vecchio

Questo è certamente il luogo più noto di Mostar, l’icona di questa città.

Tutto ruota attorno al ponte, il fascino che conferisce alla città è unico, grazie alla pietra chiara con cui è costruito.

Il ponte risalta sull’azzurro del fiume e regala immagini spettacolari da qualunque angolazione.

Se siete fortunati potrete anche assistere al tuffo di un locale da 25 metri di altezza, che così si guadagna la giornata, tenendo viva un’antica tradizione di Mostar. A luglio si svolge addirittura una gara di tuffi dal ponte.

Anche voi potete tuffarvi se volete, basta chiedere al Club dei Tuffatori per avere una muta e due sommozzatori pronti a soccorrervi in caso di necessità.

Merce in vendita prima del Ponte Vecchio
Merce in vendita prima del Ponte Vecchio

Vista dal basso

Non perdetevi la magnifica vista dal basso, scendendo verso il fiume sul lato croato subito prima del ponte.

Sotto il ponte vedete gli spalti che dovete raggiungere per la vista dal basso, a sud del ponte
Sotto il ponte vedete gli spalti che dovete raggiungere per la vista dal basso, a sud del ponte
Vista dagli spalti a sud del ponte
Vista dagli spalti a sud del ponte

Stari Grad – Città Vecchia

Il modo migliore per godersi l’atmosfera di Mostar è quello di girovagare senza meta fra i suoi vicoli, facendo shopping nei bazar sulla strada.

Il centro storico è quasi interamente pedonale, visitabile comodamente a piedi.

Fra i bazar migliori c’è sicuramente Kujundžiluk, la “via dell’oro”, un bazar orientale con botteghe artigianali, sembra di essere in un suk, è più o meno è così, in particolare è necessario contrattare sui prezzi.

negozio del bazar di mostar con lampadari e borse
bazar islamico nel tardo pomeriggio con persone che passeggiano
Vista del Ponte Vecchio dalla riva bosniaca musulmana

Il Ponte storto

Il Ponte Storto, o Kriva Ćuprija, attraversa il corso d’acqua Rabobolja all’altezza di alcuni deliziosi ristoranti ricavati in antichi mulini.

Il ponte originale, indebolito dalla guerra di Jugoslavia, è stato portato via da una piena nel 2000 e ricostruito l’anno successivo.

Vista del Ponte Storto, uno Stari Most in miniatura
Vista del Ponte Storto, uno Stari Most in miniatura
Ristorantini affacciati sulle rive del fiume Rabobolja sotto il Ponte Storto
Ristorantini affacciati sulle rive del fiume Rabobolja sotto il Ponte Storto

Moschee di Mostar

La Moschea Koski Mehmed Paša, molto semplice all’interno, vanta un panorama magnifico dal suo minareto, a pagamento. Il cortile con le fontane e il giardino sono invece ad accesso libero. Si tratta della seconda in ordine di importanza in città.

Vista della Moschea Mehmed Pasa dal Ponte Vecchio
Vista della Moschea Mehmed Pasa dal Ponte Vecchio

Da non perdere la Moschea Karađozbeg, la più importante della città e considerata la più bella del paese, un po’ più a nord della Mehmet Paša.

War Photo Exhibition

Si tratta di una mostra fotografica sulla guerra di Jugoslavia situata proprio in una delle torri dello Stari Most.

La torre che ospita la War Photo Exhibition
La torre che ospita la War Photo Exhibition

Nella torre opposta c’è invece il Museo del Ponte Vecchio, che regala uno splendido panorama sulla città vecchia.

Lato est del ponte, in fondo l'ingresso del Museo del Ponte Vecchio
Lato est del ponte, in fondo l’ingresso del Museo del Ponte Vecchio

Edifici Austro-Ungarici e Ottomani

Fra i più interessanti edifici del periodo della dominazione Austro-Ungarica ci sono la Scuola Secondaria (Spanski trg) e il Bagno Pubblico (Musala).

È possibile visitare anche delle antiche case ottomane, come Bišćevića sokak, peccato per la mancanza di approfondimenti all’interno, e confrontarla con Casa Muslibegovica. All’interno di queste case potrete immaginare la vita delle famiglie ricche ai tempi dell’Impero Ottomano.

vista minareto moschea mostar tardo pomeriggio

Dove dormire

Noi abbiamo visitato Mostar in giornata, ma se volete godervi anche il tramonto e le luci della sera non avrete difficoltà a scegliere un alloggio dai principali portali di prenotazione.

Ad esempio su Booking ci sono varie opzioni, valutate le recensioni e soprattutto la posizione rispetto al Ponte Vecchio. Alcune offrono un panorama splendido con vista sul fiume Neretva e direttamente sullo Stari Most, a prezzi accessibili.

Dove mangiare

Il Centro Storico è pieno di ristorantini tipici ma il migliore secondo noi è il Sadrvan: situato in posizione strategica, offre un’ambiente pieno di atmosfera, in stile ottomano, coi camerieri in abiti tradizionali, prezzi interessanti e piatti tipici.

I nostri consigli

Non sottovalutate l’importanza di indossare scarpe comode. Eh sì, perché le viette di Mostar sono tutte acciottolate con sassi rotondi e irregolari e con un paio di sandali o ballerine potreste avere problemi alle caviglie dopo un po’.

Inoltre anche attraversare il ponte potrebbe non essere semplice a causa della sua pendenza e dal selciato liscio e scivoloso.

Non date per scontato che servano alcool in città, perché una parte della città è musulmana.

Se non avete la connessione dati scaricate le mappe offline da Google Maps per girare senza perdervi.

In Bosnia la valuta utilizzata è il Marco Bosniaco (BAM), ma a Mostar sono accettati anche Kune ed Euro, purché in contanti.

noi in foto con ponte vecchio sullo sfondo

Non mi resta che augurarvi buona visita!