Fare cicloturismo in Belgio: il RAVEL
Aggiornato il 28 Maggio 2022 da Sara
Se siete amanti del cicloturismo e delle due ruote, sicuramente il Belgio e in particolare la regione della Vallonia è fatta apposta per voi.
La rete di piste di ciclabili di questa regione si estende su oltre 1400 chilometri con 10 itinerari regionali e 4 itinerari internazionali per oltre 2000 chilometri totali di escursioni.
Gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta non potranno non amare questa zona così verde.
Vediamo insieme dove si trovano questi percorsi di cicloturismo in Belgio e come organizzare i propri itinerari.
CONTENUTI DELL'ARTICOLO
Cos’è il RAVEL
Da non confondere con il musicista, RAVEL è l’acronimo di Réseau Autonome des Voies Lentes, Rete Autonoma delle Vie Lente.
Questo acronimo identifica i percorsi riservati a ciclisti e pedoni, ma anche a roller, sedie a rotelle e a chi cavalca: una vera oasi verde in tutto il paese.
Due tipi di piste ciclabili
Il RAVEL è composto essenzialmente da due tipi di piste ciclabili:
- Binari ferroviari anticamente usati per il trasporto del carbone, soprattutto nella regione del Borinage. Queste ferrovie ormai dismesse sono ora coperte da lastre di cemento, ma le antiche stazioni sono ancora visibili.
- Antiche vie di alaggio, ovvero usate per il traino delle barche sui canali dalla terraferma. Ci sono infatti moltissimi canali e fiumi in Belgio, e tutti hanno su uno o entrambi i lati questi cosiddetti “chemin de alage”.
In entrambi i casi, pedalare o passeggiare lungo queste vie lente è estremamente piacevole e rilassante.
Da un lato, gli antichi binari attraversavano zone verdissime e sono attorniati da boschi, dall’altro, le vie d’acqua offrono panorami sempre diversi, la possibilità di osservare la fauna locale e molti luoghi di interesse, come ad esempio gli ascensori per barche del Canal du Centre e le chiuse sul fiume Sambre.
In molti di questi canali è possibile anche usare il proprio kayak, e in Belgio molti ne possiedono uno o più, anche i miei famigliari!
Queste piste sono perlopiù percorsi asfaltati, praticabili da qualsiasi tipo di bici e adatti a qualunque livello di fitness, poiché la natura stessa del percorso (antichi binari) non comporta dislivelli importanti.
Come pianificare la propria escursione in bici
Sul sito ufficiale di Ravel.Wallonie è possibile consultare tutti gli itinerari disponibili.
Il sito è solo in francese e fiammingo ma il browser di Google può esservi d’aiuto nel tradurre le pagine.
La sezione Itinerari
Nella sezione dedicata agli itinerari, è possibile consultare i percorsi divisi per zone toccate:
- locali
- regionali
- internazionali
- l’ultima novità del RAVEL dedicata ai points-noeuds che vedremo dopo.
I dettagli degli itinerari e quelli locali
Ogni itinerario viene dettagliato in molti modi: la prima informazione è relativa alla lunghezza e al grado di difficoltà.
All’interno della scheda dedicata è poi possibile approfondire il percorso in una mappa interattiva, parcheggi lungo il percorso, aree di sosta, la mappa cartacea che è possibile richiedere tramite un altro link, e anche le coordinate GPS da scaricare.
A lato ci sono anche le informazioni su dove si possono affittare le bici, dove mangiare, dove alloggiare e delle informazioni aggiuntive.
Un esempio
Noi ad esempio abbiamo fatto in bici l’itinerario circolare del Canal du Centre Historique, che è percorribile anche in barca, con la possibilità di ammirare alcune delle più grandi opere di ingegneria fluviale al mondo.
Il Canal du Centre
Il Canal du Centre voleva unire i fiumi Schelda e Mosa, ma nei suoi 7 chilometri di percorso doveva superare un dislivello di ben 66 metri.
I 4 ascensori idraulici costruiti fra il 1888 e il 1917, Patrimonio Unesco e tuttora in funzione al solo scopo turistico, riuscivano a fare il miracolo. Permettere alle barche di superare un dislivello tale a quei tempi non era cosa da tutti!
Infine, l’ultimo ascensore funicolare del nuovo Canal du Centre, più largo, situato a Strépy-Thieu e costruito nel 2002, è il più grande del mondo e permette alle chiatte mercantili di superare un dislivello di 73 metri fra i canali in un colpo solo!
Sicuramente merita un altro articolo, ma ne frattempo potete farvi un’idea della sua imponenza con questo video girato con un drone.
Gli itinerari regionali
Gli itinerari regionali sono pensati per attraversare intere regioni del paese.
Il W7 nelle Ardenne è il più lungo, ben 207 chilometri. Ovviamente è possibile percorrerne anche solo dei brevi tratti.
Il W2 è invece dedicato al tema della birra, ma è dedicato solo ai più esperti
Gli itinerari internazionali
In questa sezione il RAVEL collega il Belgio ai paesi vicini per un sistema di piste integrato.
Ad esempio l’EuroVelo 19 che percorre la Mosa fino in Francia e fa parte di un sistema integrato ben più lungo che in realtà parte dall’Olanda e ha anche un sito dedicato.
La rete dei punti nodali, o point-noeuds
La novità dei percorsi ciclabili in Vallonia è ora quella che si basa sul principio dei Punti Nodali.
Una rete a punti nodali consiste in un reticolo di vie che si incrociano fra loro in punti numerati. Ad ogni punto di incrocio, dei cartelli indicano la direzione dei punti nodali successivi.
Uso dei punti nodali
Sembra difficile da spiegare, ma è semplicissimo da fare: col sistema dei punti numerati è possibile decidere in anticipo sulla mappa cartacea (che segnala anche le distanze), oppure sulla mappa interattiva online il percorso da fare. Basta segnare la successione dei punti nodali da seguire e non c’è margine di errore nel percorso predefinito.
Ad oggi la rete dei punti nodali è molto diffusa in Vallonia, nella sezione dedicata ai punti nodali di Ravel.Wallonie trovate in fondo alla pagina tutti i link alle pagine web delle zone attive.
Un esempio
Noi abbiamo provato ad esempio la rete della regione dell’Hainaut, presente sul sito Vhello, che include ben 880 chilometri di piste ciclabili. Questi percorsi collegano fra loro varie attrazioni della zona, per un’esperienza di vita all’aria aperta ma anche di arte e cultura.
Sul sito, in 3 lingue, è possibile pianificare il proprio itinerario direttamente nelle mappe interattive, ma secondo noi è più facile usare la mappa cartacea che trovate un po’ ovunque nella zona di Mons e Tournai.
Abbiamo percorso l’itinerario che da Flenu percorre le campagne del Borinage verso Saint-Ghislain. Terril e campi a perdita d’occhio, ma anche le antiche cité minerarie, le antiche stazioni della ferrovia e il sito del Grand-Hornu.
Informazioni utili
Nella sezione Guide e Mappe del sito Ravel.Wallonie potete scaricare la mappa generale in pdf anche in inglese.
Ci sono anche degli approfondimenti sulle varie zone.
Per ottenere le guide cartacee, oltre a richiederle online potrete andare nei vari uffici del Turismo dislocati nella regione Vallone.
E voi quali percorsi vorreste fare?
In Belgio con le piste ciclabili sono davvero avantissimo! Di recente ho visitato la zona di Hasselt che ha una rete di piste ciclabili piuttosto famosa. Il top e’ uno specifico passaggio: Fiets Op Het Water, letteralmente biciclette sull’acqua, dove la pista ciclabile passa in mezzo ad un laghetto ed è leggermente in discesa. Quindi in pratica ti trovi a meta’ del lago con le sponde altezza spalla e l’acqua… pure!!! Cercalo su google, è pazzesco! 😀
Ciao LaZiaRo, sì certo che lo conosco! È fra le tratte più famose delle ciclabili del Limburgo fiammingo! Hai fatto bene a menzionarla perché è davvero particolarissima.
Quali percorsi vorremmo fare? Li vorremmo provare tutti! ;P
Adoriamo i percorsi ciclabili, dalla gita fuori porta in bicicletta ai veri e propri viaggi su due ruote. Ci siamo lanciati qualche anno fa in un giro dell’Olanda in bici e barca, che è stata una delle esperienze più particolari ed indimenticabili che abbiamo mai fatto 😉 Anche lì i sentieri ciclabili sono di semplice percorrenza dato il territorio pianeggiante, e le vie numerate in maniera da creare percorsi molto facili da seguire.
Vorremmo ripetere l’esperienza a brevissimo…magari proprio in Belgio, seguendo la tua guida 😉
Ciao Deianira, esplorare i paesi in bici è un modo alternativo ma affascinante e oltretutto non inquinante e tonificante. Il sistema di piste del Belgio poi, è anch’esso ben indicato e facile da seguire. Poi se vuoi torna qui per raccontare il percorso che avrete scelto.
Noi percorrriamo molto spesso le ciclabili in italia ma non conoscevo quelle del belgio! Devono essere stupendi i paesaggi nel nord europa.
Per curiosità quanti giorni avete calcolato per fare l’anello?
Ciao Cristina, intendi il loop del Canal du Centre historique? Sono 17 chilometri si fa tranquillamente in giornata 🙂
Adoro le piste ciclabili, sono un modo fantastico per viaggiare. In Belgio ne ho viste tantissime, ma non avevo idea che fossero così tante e così ben organizzate. Grazie!
Ciao Francesca, sì hanno stupito anche me! Soprattutto adesso che hanno introdotto il sistema dei punti nodali, è tutto ancora più facile!
La Rete Ravel è sempre un mio punto di riferimento quando sono in Belgio. Da Liegi, per esempio, è comodissima anche per organizzare una passeggiata che porti appena fuori dal centro cittadino.
Ciao Giovy, sì è proprio vero perché il Ravel viene usato anche solo per passeggiare immersi nel verde. Mi fa piacere che tu la conosca.
È favoloso, stavo proprio covando l’idea di una vacanza in Bicicletta, mi piace l’idea del Belgio, non l’ho mai visitato…. Grazie 😄
Ciao Alice, mi fa piacere averti dato nuovi spunti!
Quante cose si scoprono… io ero rimasta alla Berlino-Copenhagen, la mitica pista che sogno di percorrere se mai tornerò in Europa prima della vecchiaia 🙂 Ma di una zona belga così sviluppata non sapevo nulla. Mitici i punti nodali.
Ciao Lucy, sì i punti nodali sono secondo me un’invenzione stupenda e utilissima.