Visita ad Artenara: bellezze di Gran Canaria
Considerate fra i panorami più spettacolari di Gran Canaria, le montagne centrali dell’isola meritano decisamente il vostro tempo. Nascosta fra le montagne a 1270 metri di altezza, una visita ad Artenara, Gran Canaria, vi aprirà un mondo affascinante, fatto di case, e addirittura una chiesa, ricavate in grotte scavate nelle rocce.
Eppure, a prima vista non sembrerebbe.
Passeggiamo insieme alla scoperta di questo villaggio e dei suoi magnifici panorami.
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Parliamo di Artenara
Situata all’altitudine più elevata di Gran Canaria, Artenara offre ai visitatori che si avventurano fin qui una vista assolutamente mozzafiato su un enorme cratere vulcanico, poiché si trova proprio sul margine della caldera.
Artenara, il cui nome significa “nascosto tra le rocce”, può vantare un centro storico incantevole fatto di stradine e disseminato di miradores, punti panoramici sulla caldera sottostante.
Come i loro antenati, gli abitanti di Artenara vivono all’interno di vere e proprie grotte, anche se ora abilmente dissimulate dietro facciate di normali case.
È impossibile resistere al fascino di questo villaggio, soprattutto a causa di un bellissimo Museo Etnografico di cui vi parleremo fra un attimo.
Un po’ di storia
Interessante il resoconto di un cronista del XVI secolo, che vi riportiamo:
Nel mezzo di una grande montagna ho scoperto dei buchi che sembrano nidi di uccello. Alcune di queste grotte sono arrotondate, altre sono piatte. In alcune c’è appena lo spazio per un solo letto, altre sono addirittura a più piani. Tutte sono scavate nella roccia e la porta è la sola fonte di luce. Le grotte sono fresche in estate e abbastanza tiepide in inverno. All’interno non si sentono rumori, né l’ululare del vento, né lo scrosciare della pioggia.
Visita ad Artenara, Gran Canaria
Anche se più piccola di quella di Rio de Janeiro, ad accogliere i visitatori c’è una statua del Cristo con le braccia aperte, il Corazon de Jesus.
Il centro storico
Un minuscolo centro pedonale ospita una chiesa tradizionale, la Iglesia de San Matias nell’omonima piazza.
Risalente a fine XVIII secolo, all’interno stupiscono i suoi magnifici soffitti in legno in stile mudéjar, un altare affrescato e vetro istoriati in stile art nouveau.
Miradores
La vera meraviglia di Artenara sono però i numerosi miradores che si susseguono uno dopo l’altro con la possibilità di un percorso ad anello per coprirli tutti.
Il balcone di fronte al ristorante La Esquina inaugura la serie col Mirador la Esquina, direttamente sull’abisso.
Poco oltre, il Mirador de Unamuno prende il nome dalla statua a grandezza naturale dello scrittore spagnolo. Unamuno rimase così colpito dal panorama che lo definì una “tempesta pietrificata”.
Da qui è possibile in effetti ammirare, a sinistra il Pico de las Nieves e il Roque Nublo e il Roque Bentayga, a destra la piatta Vega de Acusa.
Dall’altro lato, il Mirador La Cilla.
Altre terrazze panoramiche sono il Mirador de los Poetas e il Mirador de la Atalaya.
Nelle giornate terse il panorama può spaziare addirittura fino a Tenerife e al Teide, noi purtroppo siamo stati sfortunati, abbiamo trovato moltissima calima.
Museo Etnografico Casas Cuevas
Con l’acronimo di MECCA, riteniamo questo museo decisamente imperdibile.
Si tratta di un complesso di grotte, un tempo abitate, ora allestite nei minimi dettagli per ricreare la vita dell’epoca.
L’intera ricostruzione è veramente affascinante e ben fatta, ognuna delle grotte del complesso ha la sua particolarità.
Vedi anche : visita al museo etnografico – prossimamente online
Santuario de la Cuevita
Questa è una delle cappelle più antiche e graziose dell’isola.
Scavata interamente nella roccia di una parete praticamente liscia, la si riconosce solo per la campana soprastante.
Anche tutti gli arredi interni, come il pulpito, il confessionale, il pulpito, sono scavati nella roccia, per un effetto decisamente particolare.
Troverete la porta chiusa ma non temete, basta aprire.
Dove mangiare ad Artenara
Situato in posizione super panoramica sul Mirador La Esquina, questo Restaurante omonimo, La Esquina, è sempre pieno e non accetta prenotazioni quindi dovrete essere fortunati per trovare posto.
La cucina è assolutamente casalinga, la signora che lo gestisce è adorabile e soprattutto il panorama dalle finestre interne è davvero magnifico.
Da segnalare l’ottima sopa (zuppa di verdure), oltre al coniglio e le porzioni pantagrueliche.