Come proteggersi dalle zanzare in viaggio

Come proteggersi dalle zanzare in viaggio

19 Febbraio 2019 0 Di Sara

Aggiornato il 28 Maggio 2022 da Sara

Chi di voi non è mai stato punto da una zanzara? In questo articolo vedremo come proteggersi dalle zanzare in viaggio.

Prima o poi tutti siamo passati dal rossore, al gonfiore, al prurito. Magari nelle nostre città non ci facciamo neanche caso, essere punti in estate “può capitare”.

Ci sono paesi, però, in cui questo non può e “non deve capitare”.

In molte parti del mondo le zanzare sono vettori di malattie anche molto gravi dalle quali è necessario proteggersi.

Malaria, dengue, chikungunya, febbre del Nilo Occidentale, febbre gialla, zika sono tutte malattie trasmesse dalle zanzare, alcune sono potenzialmente mortali o, come la zika, teratogene.

Ecco perché proteggersi dalle zanzare in viaggio è assolutamente fondamentale.

Dove è necessario proteggersi dalle zanzare

Su internet è possibile reperire informazioni complete sui paesi a rischio.

Sicuramente l’area asiatica è particolare toccata da questo problema, ad esempio in Thailandia, Cambogia, India, Indonesia solo per fare qualche esempio.

L’Africa è un altro continente a cui prestare attenzione, insieme al Sudamerica.

Nella mappa sono visibili le principali aree interessate da Malaria, Dengue e West Nile

Dove reperire informazioni

Per informazioni affidabili e aggiornate potete consultare i seguenti siti:

https://www.who.int/: sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

http://www.viaggiaresicuri.it/home.html:  il sito ufficiale della Farnesina

https://www.cdc.gov/: il sito del Centro per il Controllo delle malattie

Cosa usare

  • Zanzariere alle finestre e sul letto: la versione portatile da viaggio è molto utile e anche comoda da usare se si trova modo di appenderla.
  • Elettroemanatori a ricarica liquida: finora i Vape con la ricarica azzurra si sono dimostrati, secondo noi, quelli più efficaci.
  • Bio Kill Insetticida: da spruzzare nella stanza in assenza di elettricità, oppure saltuariamente sul materasso in presenza di cimici e bedbugs. È a base di permetrina.

Ma quando si è fuori casa è necessario proteggersi dalle zanzare in viaggio in modo adeguato con dei prodotti repellenti.

Noi siamo dei sostenitori dei prodotti naturali ed ecobio, ma la loro efficacia è ridotta e quando si tratta di queste malattie non si scherza, noi non vogliamo correre rischi.

Il Deet

Il repellente cutaneo più efficace in commercio è a tutt’oggi il DEET, acronimo di Dietiltoluamide.

Inventato dalle forze armate statunitensi e in commercio dal 1957, è inodore e protegge per 4-8 ore in base alla concentrazione del principio attivo.

Le concentrazioni vanno dal 10% per i prodotti più blandi fino al 50% per le zone tropicali a rischio di malattie.

La concentrazione non influisce sull’azione del prodotto, ma solo sulla durata d’azione.

Precauzioni d’uso

L’uso di Deet su neonati fino a 6 mesi è generalmente sconsigliato.

Per bambini da 6 mesi a 2 anni alcuni Ministeri della Salute consigliano di usare concentrazioni massime del 10% massimo una volta al giorno.

Da 2 a 12 anni non più di tre volte al giorno.

Una concentrazione al 50% su un adulto può durare anche fino a 8 ore. Si sconsigliano più di 4 applicazioni nelle 24 ore.

Il Deet può irritare la pelle ed è un solvente per plastica, rayon, cuoio e smalti: attenzione a non spruzzarlo su occhiali, orologi e altri oggetti, di cui potrebbe sciogliere lo stato superficiale. Non ha invece effetti su cotone, nylon e lana.

Attenzione a non inalarlo e a lavarsi accuratamente le mani dopo la sua applicazione. Non applicare sulle labbra, sugli occhi e sulle scottature solari.

Nonostante la sua aggressività, gli effetti collaterali riscontrati dal 1957 ad oggi sono molto ridotti. C’è anche da dire che usandolo in viaggi di poche settimane all’anno l’esposizione è ridotta.

Noi in 7 anni di viaggi di circa 3+2 settimane annue in zone a rischio non abbiamo mai avuto effetti collaterali.

L’icaridina

È un altro principio attivo mediamente efficace a concentrazioni più basse, ma ha un pessimo odore e, per la nostra esperienza, ci sono zone del mondo in cui non ha funzionato adeguatamente.

Per evitare di spruzzarci sempre sostanze chimiche sulla pelle noi spesso di sera usiamo capi leggeri con maniche lunghe e pantaloni o abiti lunghi.

Ma lo sapevate che le zanzare pungono anche attraverso i vestiti?

Come proteggersi dalle punture attraverso i vestiti

La Permetrina

Si tratta dell’insetticida più diffuso a questo scopo e viene usato per impegnare di principio attivo repellente vestiti e zanzariere.

Esiste in forma liquida o spray e i capi così trattati resistono a lavaggi a 40° e stirature medie fino a 1-2 mesi.

La nostra scelta

Nel 2012, durante la preparazione del nostro primo viaggio in Thailandia a Koh Tao, abbiamo sentito parlare per la prima volta di febbre dengue.

Da allora la prevenzione delle punture di zanzara fa parte della nostra ordinaria routine pre-viaggio in paesi tropicali.

Proteggersi dalle zanzare in viaggio è sempre necessario, soprattutto in Asia e Africa, ma anche in America.

Dopo aver testato diversi prodotti noi abbiamo scelto il marchio francese Insect Ecran.

Reperibile ora su Amazon e su qualsiasi parafarmacia online a prezzi interessanti (basta fare una ricerca su Google), questo marchio ha un’offerta completa per i viaggi in zone a rischio.

La gamma di repellenti per adulti

Oltre ai prodotti usati da noi comprende anche le versioni con concentrazione più leggera, adatte anche ai bambini .

Spray cutaneo

Noi usiamo il flacone bianco con il tappo bianco “Zones infestées” come spray per la pelle.

In concentrazione al 50% di Deet, rimane attivo fino a 8 ore e non vanno superate le 2 applicazioni giornaliere.

Spray per i vestiti

Il flacone blu in spray contiene invece permetrina al 4% e lo usiamo in viaggio sui capi acquistati in loco oppure non trattati in precedenza.

Flacone per ammollo

Il flacone con tappo a vite non spray contiene permetrina al 4%.

Qualche giorno prima della partenza noi solitamente trattiamo la maggior parte dei vestiti scelti per il viaggio.

In particolare i capi lunghi e leggeri che verranno usati la sera sopra a canotte e intimo, che invece non è consigliabile trattare.

proteggersi dalle zanzare in viaggio, flaconi di repellente

Come si usa

Il contenuto del flacone va diluito con acqua in una bacinella.

La diluizione dipende da cosa di deve trattare, se vestiti o zanzariere.

Per i vestiti 200 ml di prodotto vanno diluiti in 2 litri d’acqua.

Indossati un paio di guanti in silicone si procede quindi al lavaggio dei capi puliti.

Noi normalmente immergiamo nella soluzione un capo alla volta, iniziando dai capi bianchi per proseguire coi capi chiari, poi colorati e quindi scuri.

Il capo impregnato va quindi strizzato bene nella bacinella per recuperare il liquido, e steso ad asciugare.

Consigliamo di stendere i capi all’esterno se possibile, oppure in una stanza chiusa da non usare, poiché i vapori possono essere forti.

Una volta asciutti i capi dovrebbero essere pressoché inodori e possono essere brevemente stirati per essere riposti in valigia.

Per precauzione noi dividiamo i capi così trattati da intimo e costumi.

Sconsigliamo di trattare con l’ammollo i capi delicati o molto elasticizzati perché potrebbero sformarsi e gli elastici perdere forza.

I nostri consigli

  • L’aria condizionata riduce l’attività delle zanzare, ma non è sempre efficace.
  • Se usate gli elettroemanatori fate attenzione se di notte salta la corrente.
  • Viaggiate se possibile durante la stagione secca, anche se non elimina il problema, almeno lo riduce.
  • Alcune specie di zanzare pungono durante il giorno, mentre altre durante la notte o all’alba e al tramonto, documentatevi prima di partire sulle specie presenti.
  • Il Deet può essere spruzzato sopra alle creme solari, anche se ne riduce lievemente l’efficacia
  • In viaggio avvolgete i flaconi di repellenti in vari strati di sacchetti perché potrebbero perdere parte del loro contenuto in valigia.

NB: non abbiamo accordi di collaborazione con nessun fornitore di repellenti, l’articolo è basato unicamente sulla nostra esperienza di viaggiatori in paesi a rischio.