Le basi: il tempo di scatto in fotografia

Le basi: il tempo di scatto in fotografia

19 Luglio 2021 0 Di Sara

Aggiornato il 19 Luglio 2021 da Sara

Come abbiamo già visto nell’articolo precedente che introduce le basi della fotografia, il tempo di scatto è, insieme a diaframma e velocità ISO, una delle tre variabili che determina l’esposizione, ovvero la quantità di luce che colpisce il sensore della fotocamera.


Vedi anche: Come fotografare meglio: le basi


Parliamo del tempo di scatto

Il tempo di scatto, detto anche di otturazione o di posa, determina per quanto tempo la luce entrerà nel sensore della fotocamera.

Sapere di cosa si tratta potrebbe fare la differenza in una foto. Per quale motivo?

La fotocamera definisce il triangolo dell’esposizione in modo automatico: la foto sarà correttamente esposta. È possibile, però che la fotocamera definisca un tempo di scatto non adatto alla situazione che stiamo fotografando.

Come decidere quale tempo di scatto usare?

Come funziona “lo scatto” in una fotocamera

Tecnicamente in una fotocamera abbiamo due cosiddette “tendine”.

La tendina che copre il sensore scende al premere del pulsante di scatto, mentre una seconda tendina, sempre dall’alto, termina l’esposizione.

In questo modo l’otturatore viene aperto durante il tempo di scatto necessario alla foto.

Il tempo di scatto in fotografia: manuale o automatico?

La fotocamera si preoccupa di ottenere un’esposizione corretta in base a tutti e 3 i parametri, ma non sa in realtà cosa stiamo fotografando.

Forse stiamo fotografando un soggetto in movimento veloce e vogliamo “congelarlo”, invece la fotocamera imposta un tempo di scatto troppo lungo e così otteniamo senza volerlo un effetto mosso.

Stessa cosa se stiamo scattando a mano libera: occorre un tempo di scatto più breve per evitare l’effetto mosso.

Oppure vorremmo creare degli effetti creativi particolari, come ad esempio riprodurre un effetto di “setosità” su una cascata, ma la fotocamera sceglie un tempo di scatto troppo breve e quindi otteniamo solo gocce sospese.

Decidere il tempo di scatto manualmente ci permette di avere piena padronanza dell’effetto finale che vogliamo ottenere, compatibilmente con la quantità di luce che abbiamo a disposizione ovviamente.

il tempo di scatto in fotografia Guida laghi di Plitvice: cascata alta e veloce
Scatto con un tempo lungo

Una regola di base per evitare il micromosso

Generalmente si consiglia di non impostare mai un tempo di scatto che risulti inferiore alla focale.

Si chiama “tempo di sicurezza”: l’inverso della lunghezza focale dell’obiettivo.

Cosa vuol dire?

Mettiamo che ho un obiettivo di lunghezza Full Frame da 50mm, in questo caso non posso scattare a mano libera a meno di 1/60”.

Nel caso di un obiettivo grandangolare da 28mm posso arrivare a 1/30.

Se invece ho un teleobiettivo da 200mm, il minimo è 1/250.

Tale regola non vale nel caso di un’eventuale stabilizzazione dell’obiettivo, che, in base al tipo di fotocamera permette di guadagnare fino a 4/6 stop.

Ovviamente non vale neanche in caso di treppiedi.

In caso di fotocamere con sensore APS-C sarà necessario effettuare la conversione in Full Frame, ovvero moltiplicando per 1.5 o 1.6 in base ai marchi.

Un 50mm diventerà quindi equivalente a 75mm, abbassando il tempo di scatto minimo a 1/80”.

Per scendere al di sotto di questo tempo di sicurezza dovrete per forza montare la fotocamera su un treppiedi.

tipi di treppiedi

Il tempo di scatto in fotografia: l’importanza della postura

La postura che si assume in caso di scatti con tempi prolungati può direttamente essere responsabile di un mosso nella foto.

Allargare le gambe e serrare i gomiti contro il corpo, mantenendo la fotocamera salda con 2 mani risulta in una postura più stabile. Se poi è possibile appoggiarsi a un muro ancora meglio.

Il pulsante di scatto andrà poi premuto con dolcezza.

Il tempo di scatto in fotografia: priorità di tempi

Per impostare il tempo di scatto desiderato potrete servirvi della modalità a priorità di tempi, o Tv.

In questo modo la fotocamera deciderà gli altri 2 parametri (ISO e diaframma) per una foto correttamente esposta.

Potete poi scegliere sia tempo di scatto che diaframma in modalità P, non disponibile però sulle compatte semplici.

fotocamera mirrorless da sopra

Congelare l’azione

Possiamo dare alcune regole generali in base alla velocità di quello che vogliamo fotografare.

Per il battito d’ali di un colibrì ci vorrà un tempo di scatto di 1/8000”, per un rapace sarà sufficiente 1/2000”, fino a qualcuno che corre a 1/500”.

Ma anche qualcuno perfettamente immobile non andrebbe fotografato a meno di 1/150 o 1/100”.

Attenzione poi al vento, che potrebbe vanificare i vostri tentativi di una foto nitida.

il tempo di scatto in fotografia ragazzo a mezzaria
Un soggetto “congelato”: tempo di scatto veloce

Esposizioni più lunghe

Tempi di scatto più lunghi permettono di ottenere vari effetti creativi.

Sarà così possibile “fluidificare” il getto di una cascata, ma anche livellare la superficie del mare.

La fotografia notturna si basa su esposizioni lunghe, dove è possibile rendere le luci dei veicoli come se fossero delle scie luminose, come anche quella astronomica.

il tempo di scatto in fotografia

La posa B, Bulb

Nella posa B, alla prima pressione del pulsante si apre l’otturatore, che si chiuderà solo alla seconda pressione.

Per delle pose Bulb è decisamente consigliato, se non necessario, uno scatto flessibile o un telecomando.

Quando non è possibile usare il tempo di scatto desiderato

Vorreste fotografare l’acqua di una cascata rendendola filante ma c’è troppa luce?

In questo caso, pur settando il valore ISO al minimo e il diaframma alla massima chiusura, vi sarà impossibile ottenere l’effetto desiderato. Ci vengono in aiuto quindi uno o più filtri ND (Neutral Density), che possono filtrare parte della luce.

Oppure vorreste fare un ritratto in pieno sole, utilizzando un obiettivo molto luminoso, ad esempio con diaframma di 1.8 per avere lo sfondo interamente sfocato? Purtroppo sarebbe necessario un tempo di scatto molto più veloce di quello massimo consentito dalla vostra fotocamera. Anche in questo caso i filtri ND ci vengono in aiuto.

filtri fotocamera

Il tempo di scatto in fotografia: uso col flash

Generalmente il tempo massimo di sincronizzazione del flash è di 1/250”, alcune fotocamere permettono un tempo di scatto più rapido ma dovete leggere il vostro manuale per sapere è disponibile.

Alcune fotocamere permettono tempi di scatto più lunghi con sincronizzazione del flash solo sulla seconda tendina: si tratta di un’opzione molto interessante in senso creativo, magari ne parleremo prossimamente.

La bellezza di questa tecnica è la possibilità di ottenere uno sfondo correttamente esposto, non buio, con le persone in primo piano egualmente correttamente esposte.

Altre tecniche

Fra le tecniche più creative con l’uso del tempo di scatto abbiamo il panning, ovvero l’inseguimento di un soggetto in movimento durante lo scatto.

Nella fotografia, comunque, l’importante è sperimentare!

Quindi fate tutte le prove che volete per trovare i tempi di scatto giusti.