Come fotografare la Via Lattea in Polinesia Francese

Come fotografare la Via Lattea in Polinesia Francese

18 Ottobre 2021 4 Di Sara

Fra le meraviglie naturali visibili in Polinesia Francese, posso dire che la possibilità di ammirare e fotografare la Via Lattea era fra quelle che più mi incuriosivano.

Mi chiedevo anche come fotografare la Via Lattea e sono entrata in un mondo fotografico a sé stante, fatto di impostazioni, calcoli e app dedicate. A questo occorre aggiungere anche, ahimè, la necessità di un’attrezzatura mediamente costosa.

Perché la Polinesia Francese

Per fotografare al meglio la Via Lattea è necessario trovarsi lontani da fonti di inquinamento luminoso, ma anche atmosferico.

Avevo potuto ammirarla nel deserto del Wadi Rum in Giordania, ma anche a Chivay e Taquile, rispettivamente a 3600 e 4000 metri di quota in Perù e speravo che l’eccezionale mancanza di luminosità in Polinesia Francese mi avrebbe permesso di vederla ancora meglio.

Sulle isole più piccole, in particolare, e lontano dai maggiori resort, la notte l’inquinamento luminoso è praticamente inesistente e la magia delle stelle può mostrarsi in tutto il suo splendore.

Solo in Polinesia Francese?

Ricordo stellate meravigliose anche in altri arcipelaghi sparsi intorno al mondo, e infatti le informazioni di questo articolo potete benissimo adattarle per altri luoghi simili sulla terra.

Dobbiamo però ammettere che nell’emisfero australe, ovvero l’altro rispetto al nostro, si ha una vista migliore della Via Lattea, anche della parte centrale. Questo perché è meno oscurata dalle nebulose, in particolare nelle sue zone più meridionali.

La Via Lattea: parliamone

Il termine Via Lattea proviene dal greco galaxias, latteo, e indica appunto quella parte di stelle agglomerate dall’aspetto lattiginoso che attraversa il cielo in determinati momenti.

La Via Lattea e i miti fondativi

Nella mitologia polinesiana, la Via Lattea non era altro che Ika Roa, la madre di tutte le stelle, gli ornamenti del dio del cielo.

Ika Roa, o “lungopesce che ha dato la nascita a tutte le stelle” era un punto di riferimento per i navigatori ed era considerato il brillante veicolo di Po, la dea della notte.

Si narra che un giorno il dio della luce Tane radunò un mucchietto di stelle e poi mettendole su una canoa le trasferì in cielo per guidare i navigatori.

Insomma, affascinante in ogni senso.

Come fotografare la Via Lattea: quale attrezzatura scegliere

Fotocamera

Un buon risultato probabilmente richiede almeno una mirrorless, se non una reflex. Io ho scattato con entrambe.

Questo perché la fotocamera deve supportare un valore ISO abbastanza elevato senza produrre eccessivo rumore digitale o rovinerà l’intera scena.

A volte le mirrorless supportano meglio gli alti ISO rispetto alle reflex. Nel mio caso è così.

Se è Full Frame tanto meglio, ma la mia ad esempio non lo è.

Ovviamente la fotocamera deve supportare i settaggi manuali, quindi una compatta non può andar bene, anche a causa del sensore troppo piccolo.

L’aspetto più importante è però l’obiettivo.

Obiettivo

L’obiettivo per questo tipo di fotografia deve essere un grandangolo, almeno dai 35 mm in giù, meglio se da 20/28 in giù.

La lente deve assolutamente luminosa per poter captare più luce, almeno f/2.8.

Scordatevi di scattare in automatico perché la macchina non potrebbe regolare correttamente i parametri in queste condizioni di “non” luce.

Accessori necessari:

  • Un treppiede, visto che il tempo di scatto sarà di qualche decina di secondi, scordatevi lo scatto a mano libera, non è proprio umanamente possibile.
  • Una testa abbastanza snodata per puntare al cielo.
  • Un comando a distanza, oppure uno scatto flessibile, consigliati se volete evitare vibrazioni
  • Eventualmente una torcia per regolare i parametri di scatto, soprattutto se non avete un display retroilluminato.

Come fotografare la Via Lattea: la nostra attrezzatura

Per scattare le foto alla Via Lattea ho usato:

  • Fujifilm XH1, sensore formato APSC
  • Obiettivo Fujifilm XF 16-55 mm, f/2.8 fisso
  • Treppiede Cullmann Nanomax 260
  • Scatto flessibile di marca Canon compatibile che avevo già
come fotografare la via lattea

Vedi anche: Quali accorgimenti per scegliere l’attrezzatura fotografica da viaggio

Come fotografare la Via Lattea: pianificazione

Pianificare il vostro scatto è fondamentale per ottenere un buon risultato. Perché diciamo questo?

Fotografare la Via Lattea richiede condizioni atmosferiche pressoché perfette, conoscenza delle fasi lunari, dei mesi migliori per osservarla e la necessità di sapere dove e a che ora sarà maggiormente visibile.

E, a proposito di inquinamento luminoso, il sito Lightpollutionmap può esservi molto utile per verificare il livello di inquinamento luminoso nella zona in cui sarete.

Come fotografare la Via Lattea: quando

Stagioni

La Via Lattea, o per meglio dire la sua parte più luminosa, chiamata Centro Galattico, non è visibile tutto l’anno ma solo fra marzo/aprile e ottobre, in entrambi gli emisferi.

La Via Lattea cambia orientamento ed elevazioni durante l’anno.

Orario della notte

Anche nella stagione giusta va fatta una distinzione, perché la Via Lattea sarà ben visibile solo in cieli completamente bui.

Se quindi la sua presenza avviene subito dopo o poco dopo il tramonto non ci sarà abbastanza contrasto per distinguerla.

In linea generale:

  • fra aprile e maggio sarà visibile poco prima dell’alba,
  • da giugno ad agosto sarà visibile a notte fonda,
  • fra settembre e ottobre dopo il tramonto.

L’orario preciso in cui sarà visibile dipenderà dal mese da voi prescelto.

Ecco quindi che visitare la Polinesia Francese fra settembre e ottobre vi permetterà di fotografare la Via Lattea senza fare le ore troppo piccole.

Emisfero

Il vantaggio dell’emisfero australe risiede nelle ridotte ore di luce durante l’inverno, che aumenta le possibilità di vederla chiaramente. In questo emisfero, poi, comincia a essere visibile già a febbraio.

Fasi lunari e meteo

Particolare attenzione deve essere data alle fasi lunari: in luna piena non vedrete assolutamente nulla, meglio sarebbe programmare lo scatto durante la luna nuova, quindi in sua assenza.

Da non trascurare ovviamente anche il meteo: il cielo deve essere limpido e senza foschia.

Maree

Se fotografate in spiaggia, fate attenzione alle maree, o potreste ritrovarvi col cavalletto bagnato, o peggio.

App e risorse per la pianificazione

Personalmente ho trovato indispensabile una App molto completa per pianificare i miei scatti: Photopills.

Pur non essendo gratuita a mio avviso vale i soldi spesi, ormai ho il suo widget fisso sul mio smartphone da anni.

Photopills è uno strumento davvero utile per la pianificazione, grazie alla sua “realtà aumentata” in tempo reale.

Sul sito ufficiale trovate anche dei tutorial in inglese: come pianificare la Via Lattea oppure come usare la Realtà Aumentata.

Esistono altre risorse per fare questo tipo di ricerche, come ad esempio un planetario gratuito opensource per pc, come Stellarium, ma sinceramente ne ho sentito solo parlare bene senza testarlo.

Idem per la app per smartphone Starwalk, di cui ho sentito solo parlare bene.

Come fotografare la Via Lattea: da dove

Per determinare il dove sarà molto utile usare la funzione di pianificazione della app Photopills, per capire quale sarà la posizione migliore.

Vista la ridotta superficie delle isole polinesiane, vogliamo assolutamente creare un’inquadratura interessante.

Quindi, in base a dove si trova il nostro alloggio, sarà fondamentale sapere in che lato del cielo dovremo guardare, ma anche in quale inclinazione si andrà a trovare e come varierà col passare dei minuti.

In questo ci viene in aiuto proprio la app, prevedendo la posizione della Via Lattea rispetto alla nostra ipotetica posizione nella sezione Planner.

È anche bene verificare in loco, magari nel pomeriggio per accertarsi di cosa ci sarà nella nostra inquadratura.

Inizialmente non è semplicissimo ma poi una volta capito il meccanismo della app non potrete più farne a meno.

Come fotografare la Via Lattea via lattea con nuvola

Come fotografare la Via Lattea: i parametri di scatto

Eccoci arrivati alla prova del nove: i parametri di scatto sulla nostra fotocamera, reflex o mirrorless che sia.

Ipotizziamo condizioni ideali, con pochissima luminosità e meteo limpido e sereno.

Obiettivo e diaframma

L’obiettivo grandangolare va settato al valore di diaframma (f) più basso possibile, da f/2.8 in giù (f/2, f/1.8, f1.4, f/1.2)

Tempo di scatto

Il tempo di scatto varierà in base alla focale.

Questo calcolo è importante perché dei tempi di scatto troppo lunghi toglierebbero nitidezza alle stelle, che verrebbero percepite come piccole scie luminose, visto il loro moto apparente.

Sotto trovate una tabella di massima, ma la cosiddetta “Regola dei 500” può essere già valida: dividete 500 per la lunghezza focale dell’obiettivo (in versione Full Frame) e otterrete il tempo di posa massimo per evitare le scie.

Esempio: se il mio obiettivo è un 16 mm APS-C Fujifilm, moltiplico per 1,5 e ottengo una focale di 24 mm in FF.

500/24=20,8.

Non devo superare i 20 secondi per il mio scatto

Il tempo di scatto effettivo dipenderà ovviamente dai parametri scelti in diaframma e ISO.

ISO

Selezionate il massimo valore ISO che la fotocamera regge senza rumore, ma mediamente occorre arrivare almeno a 3200.

Messa a fuoco

La messa a fuoco dovrà essere settata su infinito, ancora meglio se manualmente visto che sarà difficile che il vostro autofocus “agganci” le stelle.

I parametri usati vanno poi “testati” poiché non sono universalmente validi, la luminosità può variare.

Come fotografare la Via Lattea via lattea su ombrellone nell'acqua
Foto scattata a f/2.8, 15 sec, ISO 3200, 16mm APSC (24mm FF), FUJI XH1

Vedi anche: Le basi: il tempo di scatto in fotografia

Le basi: il diaframma in fotografia – prossimamente online

Qualche consiglio

Durante una lunga esposizione potreste rendere visibile, non solo il cielo, ma anche l’ambiente che vi circonda che però voi non vedete perché totalmente nero.

Fate degli scatti di prova alzando gli ISO o aumentando il tempo di scatto per rendervi conto degli elementi presenti nella scena.

Una torcia è anche utile per contestualizzare lo scatto o creare una composizione più interessante.

Scattate in formato RAW in modo da catturare più informazioni possibili.

Usate lo scatto a distanza per evitare il micromosso. Evitate assolutamente di scattare la foto premendo direttamente il pulsante della fotocamera.

Per quanto riguarda le reflex, attivate il sollevamento anticipato dello specchio per evitare il micromosso dato dal suo movimento. Può essere chiamato anche Blocco dello Specchio.

Sul treppiede disattivate l’eventuale stabilizzatore dell’obiettivo.

Dotatevi di batterie di scorta: con le lunghe esposizioni si scaricano molto rapidamente.

cielo notturno con lampo

Per concludere, tenete presente che fotografare la Via Lattea e ottenere un buon risultato non si limita solo allo scatto.

La post-produzione (Photoshop e/o Lightroom) è importante per valorizzare quello che avete fotografato.

Magari ne parliamo in un prossimo articolo, che ne dite?