Visitare il Wadi Mujib: escursionismo e canyoning in Giordania

Visitare il Wadi Mujib: escursionismo e canyoning in Giordania

17 Febbraio 2019 6 Di Sara

Aggiornato il 20 Dicembre 2019 da Sara

Visitare il Wadi Mujib è un’esperienza a tuttotondo. Qualcosa da non perdere in occasione di un viaggio in Giordania.

Ce ne siamo resi conto organizzando il nostro itinerario: le attività possibili in zona sono molte e sempre in mezzo alla natura così selvaggia e apparentemente inospitale di questa zona della Giordania.

La nostra preferita però rimane il canyoning fra le alte pareti di roccia.

Ma di cosa si tratta? Dove si trova il Wadi Mujib? Quali sono le opzioni per la visita?

Vediamolo subito.

Visitare il Wadi Mujib: dove si trova

Il Wadi Mujib nello specifico è un fiume, o wadi, che ha scavato nel corso del tempo una profonda gola e che si getta nel Mar Morto a 420 metri sotto il livello del mare.

Il punto si sbocco si trova nella parte centro-sud del Mar Morto, sul suo lato orientale.

Vista la sua posizione, è idoneo per essere inserito in un itinerario che tocchi anche il Mar Morto.

A poca distanza si trovano anche le sorgenti termali di Hammamat Ma’in.


Vedi anche: Come visitare il Mar Morto dal lato giordano

Visitare il Wadi Mujib: come arrivare

Ad oggi non sembrano esserci mezzi pubblici che colleghino Amman al Mujib Adventure Center.

Per visitare il Wadi Mujib sarà quindi necessario contrattare un passaggio in taxi da Amman a partire da 70 JOD per 90 chilometri di strada oppure poter disporre di un’auto propria.

In auto da Madaba si imbocca la strada che conduce verso il Monte Nebo e quindi si segue per il Mar Morto. Costeggiando sulla destra il Mar Morto per diversi chilometri si arriva infine al Mujib Bridge.


Vedi anche: Cosa vedere a Madaba e dintorni, Il Monte Nebo, in vista della terra promessa

La Riserva della Biosfera del Mujib

Il Wadi Mujib è parte della Riserva della Biosfera del Mujib, gestita dalla divisione ecoturismo, Wild Jordan, della RSCN (Royal Society for the Conservation of Nature).

Questa riserva ha un’estensione di 212 chilometri quadrati e include un’ampia varietà di habitat, dalle colline fino al Mar Morto, da 700 a -400 metri sul livello del mare.

Nonostante possa sembrare una zona arida e inospitale, include ben sette wadi (corsi d’acqua) sempre attivi e una straordinaria varietà di fauna e flora.

Fra le specie presenti annoveriamo: il lupo siriano, la mangusta egiziana, la volpe di Blanford, il caracal, la iena striata, lo stambecco della Nubia, varie vipere e il cobra del deserto.

Vale la pena prendersi il tempo per esplorare questa zona praticando l’escursionismo, come ad esempio l’Ibex Trail, ma se non avete tanto tempo vi proponiamo un’attività alternativa molto divertente: il canyoning.

Tutti i sentieri partono dal Centro Visitatori sotto il Mujib Bridge.

Foto da wildjordan.com

Un po’ di storia del Wadi Mujib

In epoca biblica questo torrente era chiamato Arnon e segnava il confine fra i territori amorrei e moabiti.

Successivamente, però, questa zona fu conquistata da Israele e destinata alle tribù di Ruben e Gad.

L’Arnon è infatti menzionato anche nella famosa stele di Mesha, in cui il re si vanta di aver costruito una strada in questa valle.

Il Wadi Mujib, a volte chiamato Grand Canyon della Giordania, è davvero spettacolare: si estende per 70 chilometri fra la Desert Highway e la Dead Sea Highway.

Se siete in zona nel periodo giusto è un’esperienza da non perdere!

Possibilità di canyoning al Wadi Mujib

Gli itinerari possibili sono 3:

Siq Trail

Dal 1° aprile al 31 ottobre, con guida o senza.

Difficoltà: da facile a moderato, in base alla potenza dell’acqua.

Durata: 2-3 ore

Orari: dalle 8.00 alle 15.00

Requisiti: almeno 18 anni di età, saper nuotare, forma fisica media.

Itinerario: dal Visitor Center si risale il corso del fiume, all’ombra all’interno delle alti pareti del canyon fino alla base di una cascata alta 20 metri. In base alla stagione ci può essere più o meno acqua e al ritorno è possibile farsi trascinare dalla corrente per alcuni tratti.

Attenzione: il percorso potrebbe essere chiuso dopo abbondanti piogge per evitare il pericolo di flash floods.

Prezzo: 21 JOD a persona

Canyon Trail

Dal 1° aprile al 31 ottobre (tranne Ramadan), solo con guida, max 5-25 persone, necessità di prenotazione.

Difficoltà: da medio a difficile

Inizio alle 8.00, durata 4 ore.

Requisiti: come il Siq Trail, aggiungendo il fatto di non avere paura dell’altezza.

Itinerario: dal Visitor Center attraverso le colline di roccia bianca si arriva a monte della cascata all’interno della gola. Dopo la discesa della cascata in corda doppia, si prosegue lungo il canyon seguendo la corrente per tornare al Visitor Center.

Prezzo: 31 JOD a persona guida inclusa

Malaqi Trail

Dal 1° aprile al 31 ottobre (tranne Ramadan), solo con guida, max 6-25 persone, necessità di prenotazione.

Difficoltà: da medio a difficile.

Inizio alle 8.00, durata 7 ore.

Requisiti: come il Canyon Trail.

Itinerario: dal Visitor Center attraverso le colline di roccia Bianca si entra nel canyon risalendolo fino alla confluenza col Hidan River. Dopo il pranzo al sacco e una nuotata alle piscine naturali si effettua la discesa della cascata e si torna al Visitor Center.

Prezzo: 44 JOD a persona inclusa guida e brunch

La nostra esperienza

Noi purtroppo non siamo riusciti a prenotare in tempo il Canyon Trail con la discesa della cascata e quindi alla fine abbiamo affrontato il Siq Trail: divertente comunque.

Preparazione ai Trail

Il percorso si svolge all’interno del fiume il cui letto è sassoso e alcuni passaggi sono scivolosi, sono quindi consigliate calzature adeguate.

Alcuni usano direttamente le scarpe da trekking ma noi non volendo bagnarle ci siamo dotati di scarpette da scoglio/acquagym del Decathlon e ci siamo trovati bene.

È necessaria una sufficiente aderenza per non scivolare ma anche che la scarpa non si riempia d’acqua altrimenti avanzare controcorrente diventa pesante, soprattutto quando la corrente è più rapida.

Sono anche consigliati pantaloncini da nuoto e una maglietta sopra al costume, non dimenticate che siamo in un paese musulmano.

Saper nuotare è anche necessario rispetto al livello dell’acqua: in base alla stagione o alle precipitazioni può arrivare ai fianchi o anche non permettervi di toccare in qualche punto.

Una moderata forma fisica è necessaria per superare alcuni passaggi più impegnativi tramite scalette di ferro o corde.

E da ultimo, qualunque apparecchio fotografico o smartphone porterete con voi si bagnerà, quindi attenzione che sia waterproof oppure inseritelo in buste sigillate.

Il Siq Trail può essere affrontato da soli o in gruppo, non ci sono pericoli particolari e se uno non se la sente di proseguire oltre un certo punto non c’è nessun problema, è possibile tornare indietro in qualunque momento, anche da soli.

Andiamo!

Indossati i giubbotti di salvataggio forniti dal Centro Visitatori, scendiamo le scalette fino al letto del fiume e iniziamo a risalirne il corso.

Foto da wildjordan.com

Dopo qualche centinaio di metri la gola si restringe, le pareti alte 60 metri incombono ai nostri lati mentre il livello dell’acqua inizia a salire e la corrente ad aumentare gradualmente di intensità.

L’acqua è bella fresca e non ci fa percepire eccessiva calura.

Foto da wildjordan.com
Foto da wildjordan.com

Alcuni tratti a fortissima corrente vengono risaliti con l’aiuto di corde o scavalcando le rocce.

Sono chiaramente segnalati e sbarrati con le corde anche le zone dove non è consentito o è pericoloso passare.

Superata poi una scala di ferro si prosegue nell’acqua più o meno bassa.

La cascata alta 20 metri è la ricompensa finale per le nostre fatiche.

Foto da wildjordan.com

Purtroppo la mia compatta subacquea si blocca proprio all’inizio del percorso quindi non riusciremo a documentarlo.

Essere all’interno di questo canyon dalle pareti altissime è emozionante, le rocce sono multicolori e la sensazione di pace e contatto con la natura la fa da padrona.

vista degli effetti di colore dell'acqua sulle rocce

Vale assolutamente la pena non perdersi questo appuntamento con il canyoning giordano.

Al ritorno il divertimento raddoppia perché è possibile seguire il corso del fiume lasciandosi trasportare distesi a pancia in su dalla corrente. Non ci sono pericoli perché siamo dotati di giubbotto salvagente.

Facendo attenzione alle zone dove non si può passare è possibile lasciarsi trascinare anche nelle cascatelle e scivoli d’acqua e per piccoli tuffi.

Un’esperienza sicuramente indimenticabile che consigliamo a tutti.

Contatti utili

Vi riporto i contatti utili per le vostre prenotazioni

Wild Jordan Adventures

Tel.: (+962 6) 4616 523 – (+962) 79 70 00 086 – Fax: (+962 6) 4633 657

E-mail: tourism@rscn.org.jo

Mujib Biosphere Reserve

Mob: (+962) 79 72 03 888 – Fax: (+962) 79 51 13 222

E-mail: mujeb.reserve@rscn.org.jo

E non avendo potuto fare un video vi rimando a quello di Wild Jordan

Buon canyoning!