Visita a Rabat: fra cattedrali e catacombe maltesi
Aggiornato il 21 Novembre 2022 da Sara
Naturale continuazione di Mdina, una visita a Rabat completerà sicuramente la vostra esplorazione del centro di Malta.
Tanto Mdina è silenziosa e tranquilla, quando invece Rabat è più vivace: ma non troppo!
Non essendo rinomate per gli alloggi, entrambe hanno mantenuto la loro pace, soprattutto nel tardo pomeriggio quando i turisti si dirigono in altre zone dell’isola
Vedi anche: Visita a Mdina: la Città Silenziosa
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Parliamo di Rabat
Rabat, al contrario di Mdina, si è sviluppata con maggiore vita e animazione.
Le vie di Rabat, coi loro negozi, sono molto più animate e vivaci rispetto a Mdina.
Possiamo dire che Mdina e Rabat siano due facce di quella che era in origine la stessa città, di conseguenza crediamo che vadano viste entrambe per comprenderne appieno la storia.
Rabat è ricca di testimonianze storiche importanti e noi ne siamo rimasti davvero affascinati.
Siamo certi che anche Rabat saprà conquistarvi, forse diversamente da Mdina, ma non potrete rimanere indifferenti alle bellissime gallarijas colorate: i tipici balconi verandati maltesi.
Senza parlare poi delle catacombe: davvero affascinanti.
Visita a Rabat: dove si trova
Rabat si trova nella parte centro occidentale dell’isola di Malta, poco sopra le Dingli Cliffs.
Una zona di dolci colline e antiche rovine, da non perdere!
Visita a Rabat: un po’ di storia
La storia di Rabat è strettamente legata a quella di Mdina.
Le due città erano un unicuum a partire dai fenici e in seguito per i romani.
Furono gli arabi a dividere le due città alla fine del IX secolo, rendendo Rabat una città aperta e “laboriosa”, al contrario di Mdina.
Rabat rimane una città ricca di testimonianze paleocristiane e romane, con siti archeologici anche molto importanti.
Rabat è tuttora abitata da molti ordini religiosi: Francescani, Domenicani, Agostiniani… tutti trovarono qui l’ospitalità per stabilirvisi.
La nostra visita a Rabat
Completata la visita di Mdina in mattinata e rifocillati con un paio di pastizzi al Crystal Palace, è ora di riprendere la nostra visita, stavolta di Rabat.
Vedi anche: Cosa mangiare a Malta: viaggio nello street food maltese
Triq San Pawl
La passeggiata lungo Triq San Pawl è molto piacevole, deliziosi ristorantini si susseguono, ma anche delle creperie ci tentano.
Qua è là scorci e facciate molto scenografiche.
Oltrepassiamo Ta’ Doni, la chiesa dedicata all’assunzione di Maria, particolarmente amata fin dal XIV secolo.
Arriviamo a Casa Bernard, una bella dimora privata che la nostra guida esalta, ma che troviamo chiusa.
A poca distanza, in fondo a Triq San Pawl, sulla piazza principale, alcuni pezzi forti di Rabat: la statua a San Paolo, la chiesa a lui dedicata e il Wignacourt Museum.
Cattedrale di St.Paul
Questa chiesa, edificata nel 1675, nasconde anche delle scale che scendono nella grotta in cui, secondo la tradizione, San Paolo avrebbe predicato durante la sua permanenza sull’isola nel 60 d.C.
L’ingresso è compreso nel Wignacourt Museum.
Per il resto la cattedrale è finemente decorata all’interno: le opere presente sono davvero tante.
Il collegio Wignacourt vicino fu eretto per alloggiare i cappellani incaricati dei servizi della chiesa e della grotta.
Wignacourt Museum
Il complesso di questo museo include la grotta, un rifugio che poteva accogliere 400 persone che comunica con delle catacombe e il collegio Wignacourt.
La nostra passeggiata prosegue nelle viuzze di Rabat, facendo attenzione alle auto, fino ad arrivare al pezzo forte della nostra visita: le Catacombe di San Paolo.
St. Paul’s Catacombs
Subito dopo la biglietteria, una sala è dedicata alla spiegazione delle catacombe, che furono usate come luogo di sepoltura per 500 anni dal III secolo d.C.
I pannelli spiegano che nel Medioevo divennero un luogo di culto e poi furono dedicate allo stoccaggio di prodotti agricoli.
La necropoli pare occupare 2000m2, la maggior parte dei quali inaccessibili.
La sua ubicazione è giustamente all’esterno della città vecchia, poiché i cimiteri, in base alle leggi romani, dovevano essere fuori dalle mura.
I pannelli spiegano anche i riti funebri a cui le salme venivano sottoposte prima della sepoltura e sotto al pavimento trasparente se ne può già veder un esempio.
Fin qui tutto bene.
Finita la visita al centro visitatori, è ora di entrare nella realtà delle catacombe.
Entriamo nelle catacombe
Ecco, qui noi siamo rimasti un po’ impressionati.
Forse perché non avevamo mai visto una necropoli di tale estensione, ma scendere ogni volta le scale per arrivare alle sale mortuarie è stato decisamente inquietante.
Alcuni complessi sotterranei, poi, sono anche vasti, fra scalinate, cunicoli, fosse scavate su due piani…
Il percorso fra le tombe è davvero impressionante, senza contare che sono ancora ben visibili i particolari incisi nella roccia per potervi appoggiare le lampade a olio oppure i triclini funebri per depositarvi il cibo in onore del defunto.
Sono ancora visibili alcune pietre tombali originali.
Insomma, secondo noi una visita da non perdere.
St. Agatha’s Catacombs
A circa 200 metri dalle catacombe di San Paolo, quelle di Sant’Agata vantano anche una cripta affrescata risalente a XIII secolo.
Purtroppo, sebbene l’estensione di queste catacombe sia il doppio di quelle di San Paolo, ne è accessibilè solo una minima parte, e solo con visita guidata, che noi abbiamo evitato.
In quelle di San Paolo invece è possibile aggirarsi nel sito in completa autonomia.
Cosa vedere nei dintorni di Rabat
Abbiamo già parlato di Mdina, poi meritano assolutamente una visita le Dingli Cliffs, magari al tramonto, subito dopo la visita per godersi le scogliere infuocate dal sole.
A una decina di km di distanza anche i templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra.
Vedi anche: I templi megalitici di Malta: viaggio nella Malta antica
Per questioni di tempo probailmente anche io preferirei la visita libera a quella guidata. Peccato che non permettano di accedere tranquillamente anche a quelle di St. Aghata. Forse per questioni di sicurezza?
Non saprei dirti, non conosco il motivo ma ovviamente io preferisco le visite libere ecco perché abbiamo scelto le altre.
Ho solo un vaghissimo ricordo di Rabat (sono stata a Malta nel 2005!) ma sono certa di non aver visitato le catacombe, non sono neanche sicura che fossero aperte al pubblico, visto quanti passi ha fatto in avanti tutta Malta nella valorizzazione dei suoi siti archeologici!
Sicuramente è un sito aperto di recente perché l’infrastruttura era nuovissima. Motivo in più per tornarci 😁