Visita a Veliko Tarnovo, Bulgaria: la nostra guida
Quello che abbiamo imparato nel nostro viaggio è che la Bulgaria è molto più di Sofia. Avendo la possibilità di organizzare un minitour del paese, una visita a Veliko a Tarnovo ha fatto parte delle tappe da noi programmate.
Quello che non sapevamo, è quanto ci sarebbe piaciuta, non solo Veliko Tarnovo, ma tutta la Bulgaria da noi visitata.
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Parliamo di Veliko Tarnovo
Veliko Tarnovo è la capitale degli zar medievali del paese, talmente ricca di storia che non potrete annoiarvi.
Non solo nel Medioevo è stata la capitale del Secondo Impero bulgaro, ma fu anche la culla e il simbolo del nazionalismo bulgaro contro la dominazione ottomana.
Con un centro storico fatto di stradine acciottolate e case a graticcio, le testimonianze del suo passato sono più che visibili.
Senza contare la fortezza sulla collina Tsarevets in posizione dominante sulla città.
Visita a Veliko Tarnovo: dove si trova e come arrivare
Siamo nel nord-est della Bulgaria, a circa 240 chilometri da Sofia.
Veliko Tarnovo sorge sulle rive del fiume Yantra.
Arroccata su tre colline, Tsarevets, Trapezitsa e Sveta Gora, Veliko Tarnovo è raggiungibile comodamente in auto in circa 2h30 da Sofia.
Autobus
Dall’autostazione vicino all’hotel Etar partono /arrivano corse per Sofia, Varna e altre destinazioni. Vedi sul sito Ticket union.
Treno
La stazione di Veliko Tarnovo si trova a 1,5 km a ovest della città.
Da qui partono/arrivano treni per Plovdiv, Varna e altre destinazioni con necessità di cambi treno.
I treni per Sofia partono invece dalla stazione di Gorna Oryakhovitsa a 8,5 km dalla città.
Visita a Veliko Tarnovo: dove parcheggiare
Non sarà facile trovare parcheggi liberi perché, pur essendo tutti a pagamento, sono molto limitati. Se alloggiate in città è sempre meglio approfittare del parcheggio del vostro hotel.
Ci sono comunque posti circa 2 km sotto alla fortezza di Tsarevets vicino al fiume (ma sarà una lunga salita)
Un altro piccolo parcheggio si trova sull’altra ansa del fiume.
Altri parcheggi li trovate invece nel quartiere di Varosha, noi abbiamo cercato posto qui senza successo e poi più avanti, oltre il teatro, dove ci siamo fermati.
Ci sarà molto da camminare fino alla fortezza però.
Altri due parcheggi sono ancora oltre verso Druzhba, oppure nella zona industriale vicino alla stazione ferroviaria.
Visita a Veliko Tarnovo: un po’ di storia
Popolazioni neolitiche prima e tribù della Tracia, poi, furono le prime a stabilirsi sul colle di Tsarevets e quello di fronte, Trapezitsa, intorno al 2500 a.C.
La prima fortificazione con mura si deve ai romani, mentre Giustiniano nel VI secolo decise di costruirvi una cittadella.
A lungo conteso fra i bizantini e il Primo Impero Bulgaro, nel 1185 la città, chiamata Tarnovgrad, animò la ribellione contro i bizantini.
Al Secondo Impero Bulgaro la città divenne la capitale del regno, come fiorente centro di cultura e commerci.
Conquistata poi nuovamente dagli Ottomani nel 1393, fu infine liberata nel 1877 durante la guerra russo-turca.
Ribattezzata Veliko Tarnovo, ospitò la stesura della Costituzione bulgara nel 1879 e la proclamazione di indipendenza nel 1908.
Visita a Veliko Tarnovo: City Center
Questo quartiere di palazzi eleganti ospita il monumento alla Madre Bulgaria di fronte a un parco.
Proseguendo verso l’ansa del fiume, seguite Ulitsa Gurko, la via più antica di Veliko Tarnovo.
Dopo aver dato un’occhiata alle sue case d’epoca, affacciatevi a uno dei balconi di metallo per ammirare il movimento sinuoso del fiume Yantra e il Monumento Asenevtsi sull’altro lato del fiume in posizione più bassa.
Il Monumento, edificato nel 1985, celebra la potenza della Bulgaria in epoca medievale. Vi sono raffigurati i fratelli Asenevtsi (Asen, Petar, Kaloyan) e Ivan, figlio di Asen. Sotto il loro regno la Bulgaria prosperò nel XII e XIII secolo.
Tutto molto scenografico.
Visita a Veliko Tarnovo: quartiere di Varosha
Possiamo dire che il quartiere di Varosha sia il centro storico di Veliko Tarnovo.
Con le sue viuzze lastricate con larghe pietre, ospita il minuscolo quartiere di Samovodska Charshiya e due chiese in stile rinascenza, Sveti Kiril e Sveti Nikola.
Il panorama fra le case si apre sulla collina di Tsarevets.
Samovodska Charshiya è invece un vicolo che ospitava decine di venditori ambulanti dai villaggi vicini per vendere qui le loro merci.
Affiancati da locande, officine, botteghe di artigiani, alcune delle quali ancora in attività.
È anche chiamata, infatti, via degli Artigiani, poiché le case avevano le loro botteghe al pianterreno.
In fondo alla via, da notare la casa con la scimmietta, un grazioso edificio del 1849 con una figura di scimmia in facciata.
Visita a Veliko Tarnovo: musei
Proseguendo verso Tsarevets lungo Ulitsa Gurco, si incontra dapprima la Sarafkina Kashta, una casa-museo nello stile della Rinascita Nazionale, costruita nel 1861 per un ricco banchiere.
Ospita un’esposizione etnografica sulla città e sulla vita delle signore nell’alta società fra balli, mode, pizzi e merletti importati dall’Europa occidentale, oltre a gioielli e oggetti in argento, ceramiche antiche e costumi tradizionali.
Altri musei da valutare sono:
- Museo Archeologico con manufatti romani e reperti medievali bulgari.
- Museo della Rinascita Nazionale, nell’ex municipio turco dove fu redatta la prima Costituzione del paese.
- Museo d’Arte, dedicato a un artista locale del XIX e XX secolo.
- Centro Visitatori Multimediale, con cere di personaggi di epoca medievale
Visita a Veliko Tarnovo: quartiere Asenova
Si trova appena sotto la fortezza di Tsarevets, qui vivevano gli operai e artigiani della fortezza.
Il quartiere include ben cinque chiese in un solo kmq, fra cui la chiesa dei Quaranta Martiri, quella di S. Pietro e Paolo e quella dell’Assunzione.
Visita a Veliko Tarnovo: fortezza di Tsarevets
Attraversiamo ora la passerella di pietra verso l’ingresso di Tsarevets.
Magnifiche le viste sul fiume Yantra e sulla città retrostante.
La fortezza è il simbolo di Veliko Tarnovo, uno dei monumenti più amati del paese, la collina degli zar, una vera fortezza naturale di roccia a forma triangolare.
Comprende al suo interno le rovine di almeno 400 abitazioni, 18 chiese, il Palazzo Reale e una roccia per le esecuzioni.
Oltre le due porte di ingresso, girando a sinistra è possibile vedere le mura, in origine alte 12 metri e spesse 10.
Qui ci sono i resti del quartiere commerciale con le botteghe degli artigiani della cittadella oltre i quali, in fondo al lato del triangolo, c’è Lobna Skala, la roccia delle esecuzioni per i condannati.
Tornando verso l’ingresso, invece, alla destra delle porte si attraversano altre rovine, fino a trovare in fondo la torre Balduinova Kula in cui fu imprigionato l’imperatore latino di Costantinopoli, Baldovino I di Fiandra, nel 1205.
Si sale ora verso la parte alta fino alle fondamenta del Palazzo Reale, dove 22 sovrani si susseguirono alla guida del regno. Il trono misurava 30 metri per 10 e l’intero complesso aveva una superficie di 4500 mq.
Salendo le scale ancora più in alto si arriva al Complesso del Patriarca. Si tratta di un complesso fortificato autonomo con porte e torri di guardia. Alla costruzione, nel 1235, copriva una superficie di 3000 mq ed è stato restaurato. Il panorama da qui è molto bello.
Al centro del complesso ecco la chiesa della Risurrezione, con un ciclo di affreschi del 1985 a racconto della storia bulgara fino alla conquista turca, fra il XIV e il XV secolo.
Lo spettacolo di luci
Nella stagione turistica, dopo il tramonto la fortezza si illumina di mille colori con uno spettacolo di luci e suoni.
Ci sono spettacoli a pagamento che coinvolgono solo la fortezza, ma anche spettacoli gratuiti sull’intera città vecchia.
Sul sito soundandlight trovate i dettagli.
Insomma, una visita a Veliko Tarnovo nel vostro tour in Bulgaria è davvero consigliata, siamo certi che vi piacerà.