Nuotare con le balene in Polinesia Francese: sì o no?
Aggiornato il 7 Dicembre 2019 da Sara
Ogni anno, da luglio a fine ottobre centinaia di balene arrivano nei caldi mari della Polinesia Francese.
Vengono soprattutto al largo di Tahiti, Moorea nelle Isole della Società, e Rurutu, nelle Australi, per partorire i propri cuccioli lontano da orche e altri predatori e crescerli per un paio di mesi prima di migrare in Antartide per nutrirsi.
Nuotare con le balene in Polinesia Francese potrebbe essere l’esperienza di una vita.
In realtà abbiamo poi scoperto che ci sono altri modi di avvistarle, dalla terraferma, da Tahiti ma soprattutto da Moorea.
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Nuotare con le balene: perchè in Polinesia Francese?
La Polinesia Francese è uno dei pochi ultimi paesi in cui è ancora permesso tuffarsi e nuotare, facendo snorkeling con loro e, durante il nostro viaggio a ottobre, non abbiamo perso l’occasione per tentare di vederle.
La prospettiva di poter nuotare con un gigante dei mari simile ci sembrava davvero troppo affascinante. Dopo aver visto così tanti documentari sulle balene in tv, poter nuotare con loro sarebbe stato davvero un sogno.
Quindi in questo articolo cercheremo di dare risposta alla domanda: nuotare con le balene in Polinesia Francese, sì o no?
Le balene del Pacifico, o megattere
Le megattere (megaptera novaeangliae) sono dei cetacei che possono raggiungere le 30 tonnellate di peso e una lunghezza fino a 15 metri. Il loro nome deriva dall’eccezionale grandezza delle pinne pettorali.
Si nutrono di krill, ma anche piccoli pesci, ma solo nelle acque più fredde, e accumulano riserve di grasso in previsione della migrazione verso le acque tropicali, dove non si nutriranno per alcuni mesi.
Verso le acque tropicali
Qui partoriranno i piccoli e li accudiranno per qualche mese fino a che non saranno abbastanza forti per migrare verso l’Antartide: la più grande migrazione osservata da parte di mammiferi – circa 13 000 chilometri.
Le megattere sono minacciate in molte parti del globo a causa della caccia ma hanno anche dei predatori naturali, come le orche, e questo fa sì che la loro popolazione sia nel tempo diminuita di oltre il 90%.
Purtroppo in alcuni paesi la caccia alle balene continua a essere praticata.
La Polinesia Francese, invece, dal 1986 ha aderito alla moratoria contro la caccia e dal 2002 la pratica del Whale Watching è stata regolamentata in modo specifico per non disturbare l’accudimento dei piccoli.
Nuotare con le balene: cosa pensavamo noi
Quando abbiamo letto della possibilità di partecipare ad un’escursione per l’osservazione delle balene, pensavamo all’esperienza avuta in Messico con gli squali balena, che trovate nell’articolo: Nuotare con gli squali balena in Yucatán – Messico
Pensavamo che potesse essere altrettanto facile avvistarle e nuotare con loro, ma dall’altro lato ci chiedevamo se lo stile di queste escursioni fosse più o meno invasivo per il loro benessere.
La realtà dei fatti però è ben diversa rispetto agli altri paesi nel mondo, e l’appartenenza di fatto della Polinesia Francese al comparto europeo, ne fa un paese con regolamentazioni stringenti e leggi anche molto severe.
Nuotare con le balene: l’operatore che abbiamo scelto
Nel timore di dar loro fastidio, abbiamo appositamente scelto un operatore ritenuto fra i più attenti alla conservazione dell’ambiente e al benessere degli animali, e non abbiamo sbagliato in questo.
Scubatek, gestito da Joshua, è una scuola di sub poco fuori Papeete, ad Arue, che stagionalmente si occupa di tali escursioni.
Ha un sito internet in cui è possibile prenotare direttamente l’escursione online con un piccolo sconto. Gestisce dei piccoli gruppi, quindi in stagione è possibile che sia necessario prenotare con qualche giorno di anticipo.
Già da subito ci fa capire che la tranquillità delle balene e soprattutto la nostra sicurezza sono molto più importanti di qualunque altra cosa.
Non sono parole vane, è proprio così.
Ci costerà la nuotata con loro, ma indubbiamente quando si ha a che fare con animali di tale stazza, che con una sola pinnata potrebbero ucciderti, la prudenza non è mai troppa.
Ma, sarà facile vedere questi animali? Oppure no?
La regolamentazione in vigore in Polinesia Francese per l’osservazione delle megattere è sicuramente molto restrittiva. Poter vedere da vicino questi bestioni, poter nuotare con loro, sarà soprattutto questione di fortuna più che di bravura del capitano. Perché diciamo così?
Il comportamento delle balene in acqua
A differenza degli squali balena, che rimangono in superficie con le loro enormi fauci aperte per assorbire i nutrienti a pelo d’acqua, le balene trascorrono in superficie pochissimo tempo.
Potrebbe capitare di vederle immergersi, scorgendole solo grazie allo sbuffo del loro sfiatatoio, e che poi scompaiano per molti minuti prima di rivederle riemergere, magari a decine o anche centinaia di metri di distanza dalla posizione iniziale.
L’irregolarità del loro moto rende praticamente impossibile fare delle previsioni sulla direzione che prenderanno sott’acqua e quindi dove riemergeranno. Ecco perché il fattore fortuna è essenziale.
Le balene sono imprevedibili, soprattutto perché nuotano con il loro piccolo al fianco.
Nuotare con le balene: cosa dice la regolamentazione in vigore in Polinesia Francese
La Polinesia Francese dal 2002 è uno dei più grandi santuari al mondo per i cetacei. Le regole per l’avvicinamento delle balene sono molto restrittive, qualche esempio?
È vietato interferire con il loro comportamento, ad esempio spingendole a cambiare velocità o direzione, le barche devono limitare la velocità per ridurre il rumore.
È possibile avvicinarsi solo fino a 100 metri da loro, che se ci pensate, è quasi la distanza fra le porte di un campo da calcio. La barca può solo avvicinarvisi lateralmente e mai frontalmente o dietro.
Esistono anche tutta una serie di regole sulle posizioni da tenere, sul fatto che non è possibile seguirle all’interno delle baie e delle lagune (e a Tahiti alcune baie sono molto grandi!),
Sicurezza in mare aperto
Senza contare che più si va in mare aperto più le onde sono molto alte e in quel caso la possibilità di potersi tuffare con loro è nulla perché poi sarebbe difficile risalire in barca in sicurezza.
Dall’altra parte però, se è la balena ad essere incuriosita dalla vostra presenza, e infine decide di avvicinarsi alla vostra barca, non è necessario spostarsi: è proprio quel genere di fortuna che intendo!
Lo scarico di responsabilità
Sì perché in Polinesia non esiste lo scarico di responsabilità.
Il capitano di una barca che vi porta in escursione è interamente responsabile della vostra incolumità.
Se da un lato questa è una sicurezza, dall’altro diminuisce le probabilità che la vostra escursione vada esattamente come pensavate, perché al minimo segno di pericolo vi verrà vietato il tuffo. E quando avete speso 60/80€ per un’escursione del genere magari potreste rimanerne un po’ delusi.
Siete disposti a spendere questi soldi ma non avere al 100% la certezza di vederle da vicino o nuotare con le balene?
Noi ci abbiamo provato lo stesso, ripeto, è solo questione di fortuna.
Nuotare con le balene: cosa aspettarsi da questa escursione
Tuffandovi dalla barca a ben 100 metri dall’ultimo avvistamento della balena, nuotando velocemente potrete avvicinarvi a lei e al suo piccolo solo a massimo 30 metri. Se la visibilità è scarsa, il mare è mosso e l’acqua torbida, non vedrete granché.
Inoltre, come ho già detto, la direzione delle balene è assolutamente imprevedibile, quindi è possibile che nella direzione in cui state nuotando voi, magari la balena non ci sia più. Con una sola pinnata può allontanarsi di centinaia di metri!
E poi, reggete a nuotare velocemente con pinne, maschera e boccaglio per 70 metri e sicuramente di più? Non verrete lasciati in acqua a poca distanza, anzi.
Nuotare con le balene: la nostra escursione
Prenotando online una settimana prima abbiamo trovato posto per un turno pomeridiano con Scubatek.
Alla mia richiesta di informazioni via mail, mi è stato proposto il trasferimento gratuito dal nostro appartamento di Papeete per il tour.
Se non lo avete, arrivati in loco è possibile scegliere il proprio equipaggiamento: maschera, boccaglio, pinne, mezza muta e ci si imbarca su un gommone.
Inizia quindi la ricerca delle balene, partendo da un braccio di mare aperto all’estremo est di Tahiti, fuori dalla laguna.
In mare aperto
Qui, le onde sono talmente forti che il gommone viene sbattuto su e giù con forza facendoci saltare tutti, non è neanche possibile tenere una fotocamera in mano!
In compenso, avvistiamo in lontananza un piccolo che fa acrobazie saltando sull’acqua e giocando con le onde alte.
Joshua segue piano piano lui e la madre, sempre a distanza di sicurezza, ma dopo qualche minuto è costretto a desistere perché stanno andando davvero troppo lontano. Tuffarsi non sarebbe neanche immaginabile, con le onde che ci sono sarebbe impossibile poi risalire, il gommone è sbattuto dal mare e non è una situazione sicura.
In laguna
Torniamo verso la laguna è qui avvistiamo madre e cucciolo che stanno entrando nella larghissima baia fra Pointe Venus e il Motu Uta: noi ovviamente non possiamo seguirli.
Rimaniamo qualche decina di minuti in attesa sul limite della baia, vediamo le balene avvicinarsi a una barca che era ferma lì, ecco, questo è il genere di fortuna che speravamo di avere anche noi.
Le balene rimangono lì tranquille quindi cerchiamo qualche altro esemplare. Ci dirigiamo poco più a ovest e ne vediamo altri che stanno placidamente nuotando.
Improvvisamente un esemplare che avevamo visto in lontananza si sta avvicinando a noi, si tuffa proprio sotto il nostro gommone mostrando sott’acqua la sua pancia bianca e sparisce rapidamente nel blu.
Il tuffo
Indossati in fretta e furia pinne e maschere il capitano da il go di tuffarsi, cosa che facciamo, dirigendoci velocemente, con lui, verso l’ultimo avvistamento. Nuotiamo decine di metri nella direzione indicata ma la balena si è allontanata molto più in fretta di noi! Arriva il gommone per recuperarci, tentativo fallito.
Purtroppo la visibilità era a non più di 10/15 metri, il mare torbido, sarebbe stato comunque difficile vederla.
Verso Moorea
Il capitano si dirige infine nel braccio di mare che separa Tahiti da Moorea, qui ci sono vari esemplari in lontananza, ma anche altre 3 barche e quindi occorre rimanere in disparte.
C’è anche da dire che è domenica, sono barche di locali, accorsi qui anche loro per ammirare lo spettacolo delle balene.
Se le barche non ci fossero state sarebbe stato possibile avvicinarsi di più, ecco perché il primo consiglio è: evitare il weekend.
Essendo vietato avvicinarsi alle balene in più barche, meno si è in mare e meglio è.
Durante la settimana solo poche barche cercano balene, nel weekend anche i locali con le loro barche sono liberi di partecipare all’osservazione. E, potendo scegliere, ma noi non lo sapevamo.
Quindi, nuotare con le balene, sì o no?
Il senso di questo articolo, in base alla nostra esperienza e a quella dello stesso gestore di Scubatek è, non è affatto facile nuotare con loro.
Le variabili sono tante e un solo tentativo potrebbe non andare a buon fine, oppure essere assolutamente fortunato.
Anche se lo avessimo saputo prima, noi ci avremmo provato comunque, ma poi ognuno decide per sé se è disposto a spendere soldi senza avere la garanzia materiale che ciò che per cui ha pagato si realizzerà.
Dopotutto sono animali selvatici, nel loro ambiente naturale, liberi, non sono assolutamente prevedibili.
Fate attenzione al periodo: sono nelle acque polinesiane solo da luglio a fine ottobre e Scubatek organizza i tour a partire da agosto.
Ci sono alternative per avvistare le balene?
Volete sapere se ci sono alternative per avvistare le balene senza necessariamente prendere parte a un’escursione?
Sì, noi ne abbiamo trovate due: sia a Tahiti che a Moorea.
Ci è stato detto che è molto frequente che le madri coi cuccioli si rifugino, soprattutto nel pomeriggio, nelle baie e nelle lagune di Tahiti e Moorea, che sono più riparate. Noi stessi le abbiamo viste entrarvi.
Dove avvistare le balene da Tahiti
Alcuni ci hanno detto che le balene sono visibili da Pointe Venus, ma ci è sembrato un punto molto basso sul livello del mare.
Noi abbiamo cercato una terrazza panoramica direttamente sulla baia interna e siamo andati a Col du Tahara’a, a circa 10 chilometri da Papeete.
Qui la terrazza panoramica è alta e con una vista splendida, siamo andati il pomeriggio successivo e una balena era proprio lì all’interno della baia.
Se la pioggia non fosse sopraggiunta all’improvviso, costringendoci a richiamare in fretta e furia a terra il drone, sicuramente avremmo potuto riprenderla dal cielo. Purtroppo non ha più smesso di piovere fino al tramonto e alla fine la balena è uscita senza riuscire a riprenderla.
Come arrivare a Col du Tahara’a
Se avete un mezzo di trasporto è sufficiente seguire la litoranea a nord di Tahiti verso Mahina. L’ingresso alla terrazza si trova su una rotonda in cima alla strada in salita. Guardate su Google Maps.
Bus
Noi pensavamo di prendere l’autobus: il bus che percorre la litoranea da Papeete verso est si prende alle fermate di fianco al Municipio di Papeete, è quello in direzione Mahina/Papenoo. Se avete dubbi chiedete pure alle persone che aspettano oppure direttamente agli autisti. La corsa costa 250 XPF.
Al ritorno la fermata è poco sotto la rotonda all’interno di un parcheggio.
Attenzione, i bus circolano frequentemente solo da lunedì a venerdì e il sabato con meno corse. Alle 17.00/17.30 terminano il servizio.
Autostop
Noi abbiamo aspettato un po’ senza che arrivasse, e alla fine ci ha simpaticamente tirati su una ragazza e dato uno strappo in auto.
Idem al ritorno, un ragazzo, visto che il bus tardava e noi eravamo sotto la pioggia a bordo strada.
In realtà tutto questo perchè gli scooter a noleggio erano finiti, prenotate in anticipo in caso.
Dove avvistare le balene da Moorea
Incredibile ma vero, sembra che un paio di madri abbiano eletto la laguna di Moorea a loro dimora, soprattutto di pomeriggio. I locali ci hanno detto che tornano ogni anno a rifugiarsi qui.
Il tratto di costa privilegiato in questo senso è, lo abbiamo scoperto casualmente, quello orientale, in particolare fra Maatea e Haumi, dove c’è una fascia di laguna interna più profonda.
Casualmente come? Abbiamo accostato l’auto sotto alcuni alberi a bordo strada dopo pranzo per fare un pisolino e, eccola lì, una balena col suo piccolo a poche centinaia di metri dalla costa! Il sonno ci è passato totalmente!
Sono rimasti lì un paio d’ore e abbiamo potuto goderci la loro vista.
Quando poi hanno iniziato con la gara di salti che emozione!!
E per ultima la coda.
Siamo tornati il giorno dopo alla stessa ora, ed erano ancora lì, leggermente più verso sud.
Con un’auto a noleggio sarete più flessibili negli spostamenti sulla costa.
In alcuni punti di costa occupati da proprietà private abbiamo anche chiesto il permesso di avvicinarci alla spiaggia nella loro proprietà e abbiamo sempre trovato estrema gentilezza.
Altre zone frequentate dalle balene a Moorea
Il nostro alloggio a Moorea si trovava sulla collina da un lato della baia di Cook e, non ci crederete, ma la sera nel buio si sentivano le balene nella baia: il loro soffio caratteristico e a volte dei tonfi in mare.
La sera aguzzavamo l’udito per distinguere la loro presenza nel silenzio: meraviglioso.
Tutte e 3 le prime sere della nostra permanenza potevamo udire la loro presenza a poca distanza da noi, all’interno della baia. Era certamente la femmina col suo piccolo a fianco. Che magia, che atmosfera.
La terza sera però, è successo qualcosa di ancora più emozionante.
Ad un certo punto nel silenzio della notte abbiamo sentito un richiamo, il canto di una balena. Continuo, distinto, chiaro, un suono celestiale.
Il canto della balena
Solitamente solo i maschi cantano. Il loro canto ha vari significati: corteggiamento, richiamo, ricerca della femmina.
Il giorno dopo siamo tornati al nostro appuntamento pomeridiano sulla costa di Moorea ma di balene nessuna traccia. Non c’erano più neanche i locali che incontravamo sulla spiaggia e venivano lì per ammirarle.
Abbiamo chiesto informazioni all’unico incontrato in zona.
Ci ha rivelato che quando si sente il canto del maschio significa che è venuto a prendere la femmina e il piccolo già abbastanza cresciuto. Vuol dire che è arrivato per loro il momento di tornare in Antartide, dove potranno nutrirsi e lei potrà nuovamente accoppiarsi.
Dopotutto si sa che le balene sono visibili qui solo fino a fine ottobre, ma non pensavamo che partissero così.
Quella stessa sera, nella baia c’era solo il silenzio.
Abbiamo assistito alla partenza delle balene! Tuttora ne siamo profondamente commossi.
le balene sono degli animali straodinari non ho mai fatto questa esperienza, ma solo quella coi delfini in mare aperto in africa troppo bello ed emozionante.
Ciao Silvia, il bello di queste esperienze è che sono animali liberi nel loro ambiente naturale.
Meraviglia allo stato puro: io le avvistai solo in lontananza, in Australia. Personalmente l’esperienza non mi affascina più di tanto: credo che debbano essere rispettate nel suo habitat non perchè esistano delle leggi, ma semplicemente perchè debbano esserlo a prescindere. Forse sarò controcorrente, ma questo tipo di escursioni non fa per me.
Ciao Fabiana, condivido assolutamente il tuo pensiero sul rispetto degli animali. Al di là delle escursioni, noi le abbiamo viste anche meglio dalla riva!
Deve essere più che emozionante avvistarle, non oso immaginare come debba essere poter nuotare con loro. Io sono una pessima nuotatrice e non mi butterei ma spenderei quei soldi anche per una vaga speranza di avvistare una coda in lontananza 💕
Ciao Ilaria, alla fine noi le abbiamo viste anche meglio dalla riva. Forse se lo avessimo saputo avremmo desiderato meno partecipare all’escursione. Certo nuotare con loro è questione di pura fortuna.
Nuotare con le balene in particolare con le megattere:
(Megaptera novangliae), sia alle Isole Tonga (Eua, Ha’hapai e Vava’u) sia a Moorea in Polinesia Francese, è un’esperienza straordinaria e indimenticabile che ho avuto la fortuna di provare più volte durante i miei viaggi subacquei.
Ad Eua ho avuto intorno a me a pochi m di distanza, una decina di giovani balene che interagivano tra loro, ad Ha’hapai in poco più di 10 m di fondo ho potuto osservare per oltre 20 minuti 8 balene che giocavano sotto le mie pinne, a Vava’u ho nuotato più volte con mamma e cucciolo… ma la cosa più strabiliante mi è successa a Moorea, dove nell’agosto del 2009 a pochi m dalla spiaggia, un giovane maschio di megattera, emergeva per respirare e si immergeva ad una profondità di 10-15 m rimanendo fermo a cantare per diversi minuti, poi riemergeva per respirare e si immergeva nuovamente, ma il suo canto non era il solito “simil muggito” delle altre megattere ascoltate durante le immersioni sub per es. a Saint Marie Madagascar, ma una vera e propria canzone che aveva un ritornello a cui ad ogni immersione aggiungeva una frase musicale.
Ero estasiata e avrei
voluto tanto possedere un idrofono con registratore!
Non dimenticherò mai quelle emozioni!
Kalina (Naturalista)
Ma che meraviglia Kalina, grazie per aver condiviso la tua esperienza 🫶
E’ stato molto interessante leggere il tuo post anche perché personalmente sono troppo pigra, desisterei ancora prima di iniziare! Però abitando in Australia spero sempre di capitare sulla costa nella stagione giusta per avvistare una mamma con il piccolo, sarebbe un sogno!
Ciao Lucy, ma c’è una stagione particolare per l’avvistamento delle balene? E su quale costa?
Che meraviglia! Mi sono innamorata delle balene la prima volta che le ho viste in Argentina: due escursioni, una in barca e la seconda, non programmata, con un biologo Marino conosciuto in un ristorante, a bordo di un gommone. Una balena si è avvicinata così tanto che io ho potuto guardarla in un occhio da meno di un metro e un’amica è riuscita ad accarezzarla. Tutto chiaramente sotto la supervisione del biologo. Da lì ogni volta che posso partecipo ad escursioni per avvistamento cetacei, sempre con compagnie che puntano al loro rispetto.
Ciao Rossella, questi giganti del mare sono davvero affascinanti, soprattutto se li si osservano rispettando il loro habitat. Un incontro così ravvicinato deve essere stato assolutamente emozionante!!
Ho visto le balene diverse volte in Canada ed è stata un’emozione indescrivibile. Chissà che bello sarebbe nuotare con loro!
Ciao Dani, le balene sono davvero animali fantastici.
che meraviglia! Per rispondere alla domanda, sì credo che ne valesse comunque la pena. Ci vuole molta fortuna per poter nuotare accanto ad una balena ma direi che la vostra esperienza è stata comunque bellissima ed emozionante. Io mi sono incantata a guardare le foto
Anche solo poterle osservare da lontano è una grande emozione hai ragione.
Mi piacerebbe vederle e fotografarle, ma non sono certa che avrei il coraggio di scendere in acqua, nemmeno a 70 metri con pinne e boccaglio. Foto strepitose, complimenti.
Puoi sempre ammirarle da riva allora 🙂
Io ho fatto un’esperienza simile a Nuku’alofa, Tonga. Sono andato lì proprio per questo e alcune regole sono leggermente diverse rispetto alla Polinesia Francese.
Una barca alla volta, quella che le vede per primo, si può avvicinare alle balene con i motori al minimo e fermandosi ad una distanza di circa 100 metri.
Poi si entra in acqua pochi alla volta. E questa è la grande differenza tra scegliere una barca piccola e una più grande. Se si sceglie la barca da 20 persone in su sicuramente si risparmia qualcosa, ma si rischia di non vederle se non si entra in acqua per primi.
Una volta in acqua poi, sono tanti i fattori da considerare. Ci si può avvicinare tantissimo ma se la balena, soprattutto il cucciolo, si avvicina troppo, allora bisogna allontanarsi. Questo soprattutto per evitare che si abitui alla presenza dell’uomo e si fidi di lui. Purtroppo, è sempre meglio che non si fidi mai dell’uomo!
Io sono rimasto in acqua con loro quasi un’ora, a circa 3 metri di distanza.
Esperienza meravigliosa, anche se non le ho viste saltare. In realtà quand’ero in acqua ho visto arrivare dall’abisso una balena, probabilmente il maschio… ma ho dovuto pensare più a spostarmi che a stare fermo ad ammirare il suo salto =)
Avevo i brividi leggendo questa tua esperienza! Grazie per averla condivisa. Tonga è sicuramente nella mia bucket list “Pacifica” e mi fai venire ancora più voglia di andarci!
Ciao Sara e piacere, sono contenta di aver scoperto il tuo blog!
Mi manca questa esperienza con le balene e spero di farla prima o poi perchè adoro la natura e gli animali!
Tra le due esperienze nuotare con le balene e ammirarle dalla riva e sentirne il canto, quale ti ha emozionato di più e quale consiglieresti?
grazie,
Maria
Ciao Maria e benvenuta!
Sicuramente mi ha emozionato di più l’attività gratis, ovvero da riva, ma bisogna essere molto fortunati! Tenendo poi presente che non siamo riusciti a nuotare con loro questa volta, ma chissà magari riproveremo altrove.